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Nuova giornata interlocutoria per il mondo del calcio. Nel corso della serata di ieri ha parlato il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, dicendosi stupito della retromarcia dei club di A, aprendo il fronte della possibile revisione e affermando che le società potranno partire con gli allenamenti collettivi di squadra seguendo i protocolli previsti per gli altri sport (con distanziamento sociale). Ora è attesa per il confronto tra Gravina, presidente FIGC, e Conte, presidente del Consiglio dei Ministri: col Governo impegnato nel varo del nuovo decreto sulla fase 2 (quella a partire da lunedì) è difficile possa avvenire già oggi. La Federcalcio, intanto, ha convocato per il 20 maggio il prossimo Consiglio Federale, nel quale si capirà se il calcio italiano può riprendere o meno, e anche con quali modalità: torna in voga l'idea dei playoff per concludere la stagione. Mano tesa, infine, dalla UEFA: la scadenza del 25 maggio per comunicare le proprie decisioni diventa solo indicativa, e la stagione potrà chiudersi anche oltre il 3 agosto.

UEFA, parla Ceferin: "Non credo a boicottaggi del calcio italiano"

Non credo a tentativi di boicottaggio da parte del calcio italiano”. Raggiunto dal Corriere dello Sport, il presidente dell’UEFA, Aleksander Ceferin, commenta così gli ultimi sviluppi del nostro pallone verso la ripartenza. “Nessuno vuole essere bollato come irresponsabile - spiega - le leghe nazionali stanno redigendo protocolli molto seri che ci proteggeranno, anche se il rischio zero non esiste”.
Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"

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