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Nonostante l'assenza di Ramadani, ha saputo ancora una volta guidare il centrocampo giallorosso con l'esperienza e la tenacia di un vero leader, lottando su ogni pallone e vincendo qualsiasi tipo di contrasto. 

Contro il Sassuolo Alexis Blin ha dimostrato, e confermato, perché il suo apporto all'interno di questo gruppo sia così tanto indispensabile. Capitano coraggioso e persona dai sani principi, il francese si è preso sulle spalle il suo Lecce, attraversando momenti delicati della stagione e uscendone fuori da grande campione. Il campionato non è ancora finito ma, certamente, quanto ottenuto fino ad ora, specie nell'ultimo periodo, ha la firma di questo ragazzo che non ha mai mollato, continuando a lavorare sodo per il bene della sua squadra.

Gotti lo ha capito fin da subito

luca gotti
Luca Gotti

Mister Gotti ci ha messo veramente poco a capirlo: questo Lecce non può fare a meno del “suo” Blin. Il cambio di modulo, con il centrocampo a quattro, si è rivelata la mossa vincente in questo finale di stagione, garantendo una costante presenza del transalpino ma soprattutto un certo equilibrio, in termini di prestazioni e copertura degli spazi, che beneficia l'intero assetto tattico della squadra. 

Con Blin in campo anche il reparto arretrato sembra essere meno in apprensione, subendo meno pericoli dagli attacchi avversari e fornendo maggiore solidità difensiva. Lo confermano anche i numeri, considerando che la squadra (dall'arrivo del tecnico veneto) ha ottenuto ben quattro clean sheet in cinque partite disputate. 

Lo stesso Ramadani, suo compagno di reparto, in una recente conferenza ha speso parole di elogio nei suoi riguardi:

Ti dà tanto equilibrio. Adesso ho anche la possibilità di attaccare: mi dice che se io attacco lui ci pensa a difendere.

I numeri in campionato

Alexis Blin
Alexis Blin

Con l'arrivo di Gotti, Alexis è sempre sceso in campo per tutti e novanta i minuti. Solo contro il Milan, sul risultato in cassaforte per i rossoneri, ha lasciato il posto negli istanti finali al compagno Berisha. Fino ad ora ha collezionato ben 26 presenze, fornendo anche due assist. Con D'Aversa in panchina, invece, in 21 gare con lui al comando, solo in 7 è stato schierato dal primo minuto, subentrando spesso a gara in corso. Durante la stagione, inoltre, ha dovuto fare i conti con un infortunio al piede che lo ha tenuto fermo ai box per oltre un mese. 

Adesso, in questo rush finale, non gli resta che completare l'opera con il suo Lecce. La meta è sempre più vicina e lui sempre più leader e uomo-chiave di questa squadra, continuando a essere un riferimento per i suoi compagni, e un beniamino per tutti i suoi tifosi, che non possono proprio fare a meno della sua presenza e del suo apporto sul rettangolo verde.

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