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L’allenatore Gianni De Biasi parla a Il Quotidiano di Puglia del Lecce di Liverani e dei nuovi acquisti del mercato di gennaio. Questo il suo pensiero: “Liverani aveva tutto disegnato negli occhi. Sembrava quasi fuori di sé dalla gioia, come se si chiedesse: è vero? Oppure sto sognando? Il suo piccolo Lecce, grandissimo, aveva battuto il Napoli, in una cornice da 40mila e passa tifosi. Troppo bello, meraviglioso, come meravigliosa era stata la squadra”. De Biasi prosegue: “Bellissima sul piano corale, con una manovra spettacolare ed efficace insieme, a viso aperto, con un calcio che fa bene all’animo. Tre gol al Napoli, dopo i quattro al Torino, sette gol a due squadre di altra caratura, di grandi obiettivi. Un Lecce di grande personalità dopo la fase iniziale della partita. Ritiro anticipato? È un segnale importante, significativo della qualità del gruppo, dei rapporti fecondi con l’allenatore, del piacere di stare tutti insieme, per avvicinarsi alla gara nelle condizioni psicologiche migliori. È un segno di benessere. Le cose non accadono per caso. Per fare bene nel calcio, ci vuole una società che sa pensare e progettare, ci vuole un management adeguato, un direttore sportivo capace, un allenatore che sappia guardare avanti, come sta facendo Liverani. Non si arriva un anno dopo l’altro dalla serie C alla serie A. A me era accaduto a Modena. Questo Lecce ha sensibilmente migliorato le proprie quotazioni in chiave-salvezza. Ha, adesso, grandi potenzialità. Ha le carte in regola per il suo scudetto che è il quart’ultimo posto. È cresciuta notevolmente la qualità della squadra. Liverani non deve più fare i conti con l’emergenza continua”. Sui nuovi arrivati aggiunge: “Avevo già visto Barak contro il Torino, straordinario, ha fatto cose importantissime; far dare il massimo a Saponara viene facile a Liverani, è molto affine al Liverani calciatore; a me è piaciuto molto, in queste due gare, anche Deiola. Sta venendo fuori alla grande Lapadula, aveva solo bisogno di fiducia. E dei protagonisti di ieri, c’è Falco, un grandissimo contributo in qualità”. Sulla corsa salvezza: “È una corsa sempre ad alto rischio. Chiedere al Verona, chiedere al grande maestro Carletto Mazzone cosa gli accadde col Bologna. La Sampdoria ha colto un risultato prezioso a Torino, utilissimo il successo del Genoa sul Cagliari, in gravi difficoltà il Brescia con una incredibile girandola di allenatori, ma dal Torino in giù, con Fiorentina e Udinese, adesso rischiano un po’ tutti. Lo sprint finale regala spesso grandi sorprese”. De Biasi conclude parlando di Lecce-Spal: “Ho declinato cortesemente l’invito della Spal un mese e mezzo fa. Il fatto che ci sia un nuovo allenatore complica la preparazione della partita a Liverani. Perché sarà una Spal tutta da scoprire. Per il Lecce è una gara molto delicata, che ha l’obbligo di vincere. Non deve scoprirsi. E deve stare molto attenta a Di Francesco ed a Petagna, due che sanno colpire con grande efficacia. Dopo aver infranto il tabù interno, il Lecce ora sa come si vince in casa”.
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