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Come dice la parola stessa, l’omogeneizzatore è uno strumento che permette di creare omogeneizzati per i piccoli, ma anche pappe e tutto questo stando comodamente in casa. Se, quindi, non avete alcuna intenzione di acquistare questi prodotti nei supermercati, perché siete contrari o perché preferite creare qualcosa di sano per i vostri bambini, la scelta è proprio quella di optare per una soluzione del genere.   Per il bene del bambino   L’alimentazione è un fattore molto importante per garantire la salute dei bambini: scegliere l’omogeneizzatore significa aiutare il piccolo nel momento dello svezzamento, quando cioè dovrà passare dal latte materno alle pappe. Il prodotto potrebbe sembrare un comune frullatore ma, in realtà, il suo funzionamento è un po’ più complesso, in quanto si articola in due passaggi: la cottura a vapore e, successivamente, la macerazione di tutti gli ingredienti, che diventeranno un composto denso e cremoso, una pappa molto sana. Sì, perché sarà possibile mantenere tutti i nutrienti che caratterizzano gli alimenti, garantendo così al bambino di assimilare vitamine e sali minerali in grande quantità, eliminando il rischio di conservanti, tipici dei prodotti industriali. Va da sé, dunque, che non potrete utilizzare un comune frullatore per eseguire lo stesso procedimento: in questo modo, infatti, il cibo verrebbe sì sminuzzato ma risulterebbe anche pieno d’aria, causando le fastidiose coliche ai più piccoli. Inoltre, grazie all’omogeneizzatore, è possibile anche cuocere direttamente gli alimenti, a differenza del comune frullatore, per cui la sua versatilità lo fa preferire anche per questa ragione in più.   Quale modello scegliere   Come per tutti gli elettrodomestici che si rispettino, anche per l’omogeneizzatore è possibile scegliere un modello base o avanzato, a seconda del budget che si ha a disposizione. Molto dipende dai materiali utilizzati per la fabbricazione, che possono essere la plastica o l’acciaio, dalla potenza e dalle funzioni integrate. Prima di scegliere l’omogeneizzatore, quindi, è necessario tenere conto di queste caratteristiche e delle necessità personali. Se volete utilizzarlo prettamente per fare le pappe ai vostri piccoli, potrà andare bene un modello base, mentre se volete sfruttarlo anche, per esempio, per la cottura a vapore, sarà opportuno valutare una spesa un po’ più elevata. Ci sono poi delle varianti che permettono anche di scongelare i cibi oppure di riscaldarli: perfetti non solo per mamma e papà, ma anche per chi prepara in anticipo le pappe, le congela e poi vuole averle pronte in poco tempo.  Altri fattori da considerare sono la gestione delle funzioni, per esempio: alcuni omogeneizzatori hanno semplicemente una manopola per regolare la temperatura e per avviare i procedimenti. Questi sono da preferire se non avete un buon rapporto con la tecnologia e preferite un metodo molto più intuitivo. Chi invece vuole di più, può optare per i modelli con display, che sono anche programmabili e permettono di gestire al meglio tutte le funzioni disponibili. Non mancano quelli dotati di spatola e ricettario, che vi aiuterà ad ampliare la varietà delle vostre preparazioni, per appagare anche le esigenze dei bambini più capricciosi.   Omogeneizzatore o cuocipappa?   In sostanza, per necessità base è bene scegliere un modello di fascia media, tra i 50 e i 100 euro, che possa aiutarvi a nutrire bene il bambino. Se, però, volete impiegare in maniera proficua il vostro denaro, il consiglio è quello di optare per un cuocipappa, ovvero uno strumento ricco di molte più funzioni, che non dovrà essere riposto in un angolo quando il bimbo sarà ormai cresciuto. Questo elettrodomestico, infatti, non solo svolge le funzioni dell’omogeneizzatore ma in molti casi è anche frullatore, scaldabiberon e anche sterilizzatore oltre, naturalmente, a garantire la cottura a vapore dei cibi. Il prezzo è però molto più alto e, per questa ragione, è bene mettere mano al portafoglio e fare due conti prima di prendere la decisione di acquistarlo.   Questione di spazio   Non è da trascurare, infine, la questione spazio: l’omogeneizzatore ne occupa poco, quando si tratta di un modello dotato delle funzioni principali. Non avrete perciò bisogno di una cucina grande per collocarlo adeguatamente. Il discorso cambia con alcuni cuocipappa, che hanno dimensioni pari a quelle di molti robot da cucina, per cui è un po’ più complicato metterli via e hanno perciò bisogno di una zona dedicata esclusivamente a loro. Chi ha bisogno di praticità, dovrà infine considerare anche la facilità con la quale il prodotto si smonta e quindi si lava, oltre alla possibilità di portarlo in viaggio, se si intende tenere con sé il piccolo in situazioni del genere.  
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