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Lasciata alle spalle la sosta per le nazionali è il momento di tornare alla normalità e concentrarsi sul prossimo weekend di Serie A che vedrà il Lecce ospitare il Cagliari nel posticipo domenicale della tredicesima giornata. Una sfida ardua per i giallorossi, che affronteranno la quarta potenza del nostro campionato in un match che si prospetta imperdibile; la corazzata guidata da Rolando Maran, infatti, viene da un inizio di stagione super, nel quale ha collezionato 24 punti e ha fornito prestazioni sopra ogni aspettativa. Partenza sorprendente quella dei sardi ma non casuale poichè, al principio di questi risultati, vi è l’ambizioso progetto tecnico intrapreso in estate dal presidente Giulini, che in seguito alla cessione di Nicolò Barella ha reinvestito a pieno la cifra incassata, rivoluzionando completamente la rosa. Giovanni Simeone, Marko Rog, Robin Olsen, Radja Nainggolan: calciatori dalle qualità indiscusse che stanno trovando il tanto agoniato riscatto in Sardegna formando un gruppo solido con la vecchia guardia. Non bisogna dimenticare però l’artefice principale di questi risultati, “il sergente di ferro” come viene definito dai propri giocatori, mister Maran. Il tecnico trentino dopo una prima stagione di assestamento ha trasmesso la propria identità alla squadra, strutturandola attorno al suo 4-3-1-2, modulo che in passato sotto la sua direzione ha fatto le fortune di altri club di A come il Chievo. Uno schieramento tattico compatto che vede al centro del proprio gioco un trequartista che faccia da intermediario tra più zone del campo, che sappia attaccare ma che sia abile anche in fase di copertura: insomma, il profilo perfetto di Radja Nainggolan. Il belga dopo un anno macchiato da infortuni e disavventure extra-campo è tornato nella sua Cagliari e sta rivedendo la luce con prestazioni di alto livello alimentate da una costanza che mai “il ninja” ha trovato in carriera. Non bisogna limitarsi ad analizzare esclusivamente i singoli; la chiave dei rossoblu con soli 12 gol subiti è difatti il reparto difensivo: un quartetto che (con capitan Ceppitelli e Cragno ai box per infortunio) vede Cacciatore, Klavan, Pisacane e Pellegrini a difendere Robin Olsen. Il trio di centrocampo invece è un mix perfetto di esperienza, muscoli e tecnica; il fulcro del reparto è Luca Cigarini, che a 33 anni sta vivendo una seconda giovinezza nel ruolo di regista arretrato; quest’ultimo viene affiancato da uno dei più grandi talenti del calcio uruguaiano, Nahitan Nandez, e Marko Rog, centrocampista croato che nella sua esperienza napoletana non ha mai trovato un’identità calcistica precisa.Passando da Nainggolan si arriva all’inedita coppia di attacco: Joao Pedro-Simeone. Il primo nel ruolo di seconda punta non solo ha cambiato totalmente il suo modo di giocare ma sta trovando una sorprendente confidenza col gol (6 reti in 12 apparizioni); riguardo Simeone invece, si può dire che la sua presenza nella rosa cagliaritana è già di per sè una sorpresa. Difatti la prima punta nei progetti iniziali doveva essere Leonardo Pavoletti, bomber dei sardi nella passata stagione fermato da un grave infortunio a fine Agosto. Negli ultimi giorni di mercato ha sostituito il centravanti italiano proprio il “cholito” che, ora come non mai, si sta guadagnando la conferma a suon di prestazioni altisonanti condite da gol e assist.
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