header logo

Fiorentina-Lecce fa, e probabilmente farà, parlare di sé per i prossimi giorni, non solo per la grande vittoria dei salentini al Franchi contro una Fiorentina sempre più in crisi, ma anche per il rigore prima concesso e poi tolto alla Viola. Ecco il commento del noto telecronista Stefano Borghi nel suo ultimo video YouTube. 

pubblicità 15% di sconto con Pianetalecce per Margot
pubblicità 15% di sconto con Pianetalecce per Margot

Sul Lecce dopo la vittoria al Franchi

Dobbiamo parlare del risultato più scioccante della domenica: la Fiorentina, nella partita del “dentro o fuori”, ha perso in casa 1-0 contro il Lecce. Da una parte, complimenti al Lecce, che ha saputo sfruttare l’occasione: la squadra ha un allenatore che dà gioco, giocatori che possono — e devono — accrescere il proprio livello per potersi salvare in Serie A.

Ma la vera dimostrazione di forza sta nel fatto che, di fronte a una “preda sanguinante”, il Lecce non si è spaventato, non ha tergiversato: è andato ad azzannarla. Un risultato che dà ossigeno, punti e, soprattutto, prospettive da confermare e da corroborare.

fiorentina-Lecce pierotti gudmundsson

Il commento sul rigore

Era rigore? Sì — sottile, ma c’era. Le immagini evidenziano chiaramente il tocco sul movimento di Ranieri. Ripeto: un tocco leggero, però il contatto c’è, e Ranieri inciampa, finendo a terra.

La cosa che si fa più fatica a comprendere è il fatto che Rapuano assegni rigore sul campo. Noi parliamo spesso di centralità dell’arbitro, di quanto l’arbitro di campo sia quello che più di tutti può giudicare l’entità di un contatto o di un episodio. Non tutti i contatti, infatti, sono falli nel calcio — ma proprio per questo esiste la possibilità di un supplemento di indagine al VAR. Tuttavia, resta il principio: l’arbitro centrale è colui che meglio può valutare l’entità del contatto.

Ce lo siamo sempre detti. Poi, ogni settimana, arrivano direttive diverse: "eliminiamo i rigorini, interveniamo solo in casi specifici, lasciamo più gioco". Bene. Ma in questo caso il contatto è chiaro, l’arbitro lo vede e assegna il rigore. Il VAR però lo richiama all’on-field review — e qui torno a sottolineare il problema dei varisti in questa prima parte di campionato. Il mezzo è rivoluzionario e utilissimo, ma non lo si sta utilizzando nel modo migliore.

Secondo me, il VAR non era legittimato a consigliare la revisione: per quanto il contatto fosse sottile, discutibile o marginale, non c’è un chiaro errore nelle immagini. E allora, una volta che il VAR richiama l’arbitro al monitor, non capisco perché l’arbitro non abbia la personalità di confermare la propria scelta: le immagini mostrano il contatto, lo hai già giudicato da rigore sul campo, lo rivedi e il contatto rimane.

La revoca del rigore non è un alibi per la Fiorentina

La revoca del rigore, a mio avviso, è fuori da una logica comprensibile. Detto questo, l’episodio va citato più per analizzare le dinamiche — sempre complicate — nell’utilizzo di questo strumento, che non per dare un alibi alla Fiorentina. Perché sì, un rigore a cinque minuti dalla fine può cambiare qualcosa, ma un pareggio avrebbe cambiato relativamente poco.

Biasin non ci sta: "Altro che simulazione, c’è contatto! Pierotti tocca Ranieri"
D'Aversa è in pole per sostituire Pioli: i dettagli

💬 Commenti