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Nel corso dell'ultima puntata di PL Talk su Twitch, è intervenuto Francesco Romano, direttore di PianetaLecce, per raccontare alcuni retroscena relativi all'ultima sessione di mercato appena conclusa. 

Sul mercato in entrata

Il Lecce aveva come obiettivi: un difensore centrale, un esterno e una mezz’ala sinistra (il famoso box to box di qualità). Purtroppo, per varie vicissitudini, i principali nomi che si seguivano non sono andati a buon fine. In ordine: con il cambio di allenatore, De Wit è stato trattenuto dall’AZ e, nonostante i vari tentativi del Lecce, la trattativa non ha riscontrato il successo sperato; malgrado questo, la società ha cercato delle alternative valide, che potessero consolidare il livello della rosa, ma non sono stati riscontrati risultati positivi. Per questo si è deciso di cambiare strategia, allontanandosi dalla solita politica d'investimento, attraverso la ricerca di prestiti, innalzando la qualità e provando a prendere alcuni  profili finiti in secondo piano nelle squadre di attuale appartenenza. Si è cercato, pertanto, di bussare anche alla porta di società blasonate come Milan e Juventus ma, nonostante gli accordi tra le parti, ci sono stati tanti incastri che non hanno permesso di trovare una soluzione positiva; stesso discorso per il difensore del Celtic Lagerbielke: si è fatto di tutto per portarlo nel Salento ma alla fine non ci sono stati i presupposti per concretizzare il tutto. Il Lecce ha seguito una linea chiara e netta: o si prendevano profili che alzassero il tasso tecnico della Rosa o prendere calciatori tanto per non avrebbe avuto senso. Lecce indebolito? Non si è rafforzato, ma neanche indebolito. Ha mantenuto il suo status quo.

Sul mercato in uscita

Vi dico solo che, al netto di Strefezza e Vulturar, se il Lecce avesse accettato tutte le offerte che gli erano giunte, avrebbe fatto un'enorme cassa, raccogliendo 40 milioni di euro attraverso la cessione di quattro giocatori chiave all'interno dello scacchiere titolare. Ma tutte le proposte sono state respinte al mittente perché sarebbe stato, certamente, facile vendere tutti  i giocatori con il rischio, però, di non trovare il giusto sostituto. Questo lo ritengo un atto di forza. Il mercato di gennaio è complesso e, memori anche dell’esperienza di Maleh lo scorso anno, la società non ha voluto rischiare non scommettendo su nessuno a costo zero.

Su Banda 

Lameck Banda
Lameck Banda

E’ arrivata un’offerta da 20 milioni di euro, da una società turca, ma è stata rifiutata. Sarebbe stato un colpo di mercato, una grande plusvalenza, ma la dirigenza, trattenendolo, ha mostrato una vera e propria prova di forza. La certezza è che Lameck sia rimasto come altri profili che erano stati richiesti. 

Sulla difesa 

Non si cercava un titolare da sostituire al posto di uno tra Baschirotto e Pongracic ma una riserva valida e Lagerbielke rappresentava un profilo ideale da affiancare a Touba. Oggi in conferenza, però, sono stati chiari: Blin lo si valuta anche come difensore centrale

Su Venuti

Lorenzo Venuti
Lorenzo Venuti

Il ragazzo aveva un’offerta importante dal Como. C’era l’accordo tra le parti e il Lecce si era mosso per trovare un sostituto, che sarebbe arrivato dall’estero, ma durante la trattativa con Strefezza il Como si è tirato indietro all’ultimo. Rimarrà a Lecce e si “alternerà” con Gendrey 

Su Pierret

Hanno provato anche con Pierret per portarlo in anticipo, inserendo un indennizzo, ma perfino in questo caso non c’è stato niente da fare.

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