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Per un ragazzo nato e cresciuto a pane e Lecce, i colori giallorossi e quella maglia sono sacri, soprattutto se, ad un certo punto della propria vita, si ha la possibilità di indossarli. 

Checco Moriero è uno dei figli di questa città, un giocatore prima ed un allenatore poi che non ha mai nascosto il suo amore per la squadra della sua terra, anche quando indossava altre maglie o sedeva su altre panchine.

Il classe '69 ha esordito con il Lecce in Serie B, ha conquistato la Serie A con la maglia giallorossa ed ha giocato i primi campionati nella massima serie proprio con i suoi colori del cuore, segnando anche una storica rete alla Juventus, battuta per la prima volta al Via Del Mare.

Moriero era il classico numero 7, un centrocampista capace di attaccare e difendere con la stessa qualità, abile nel dribbling e nelle conclusioni da fuori. Nella sua carriera non ha mai segnato tanto, sebbene nell'ultima stagione vissuta con il Lecce in Serie B sia riuscito a timbrare il cartellino per ben 6 volte.

Volato via dal Salento ha conosciuto l'Europa e le responsabilità delle grandi squadre, indossando le maglie di Cagliari, Roma, Inter ed infine Napoli. Con i sardi ha esordito in Coppa Uefa, mentre con i nerazzurri ha vinto questa competizione, segnando anche un gol contro il Neuchatel. Nella prima stagione a Milano ha sorpreso tutti per qualità e continuità di rendimento, ma nelle due annate successivi i problemi fisici lo hanno limitato parecchio. 

A Roma, invece, grazie alla guida attenta di Mazzone è migliorato tanto in fase difensiva, con il tecnico che si è rivelato fondamentale per la sua crescita calcistica.

Napoli, infine, è stata l'ultima tappa di una carriera ricca di soddisfazioni, che lo ha visto partecipare anche al Mondiale del 1998, giocato da protagonista in una squadra fortissima che è uscita poi ai quarti di finale contro la Francia.

UNA NUOVA CARRIERA 

Nel 2006, però, Moriero ha deciso di intraprendere una nuova carriera, sedendosi in panchina e mettendosi alla prova come allenatore. Ha girato parecchio, ha iniziato in Costa d'Avorio e poi ha vinto una Serie C con il Crotone, ottenendo una promozione sudata e complicata con la compagine calabrese.

Il suo sogno, a dire il vero, si è realizzato il 30 giugno del 2013, quando la famiglia Tesoro lo ha chiamato per guidare il suo Lecce, impantanato nelle sabbie mobili della Serie C.

Il suo esordio sulla panchina dei giallorossi è stato positivo, con la vittoria in Coppa Italia contro il Santhia, ma in campionato purtroppo sono arrivate 5 sconfitte consecutive, contro Salernitana, L'Aquila, Benevento, Catanzaro e Perugia, che gli sono costate l'esonero più pesante della sua carriera.

Adesso? Moriero ha provato diverse esperienze ma ora ha deciso di viverne una completamente diversa, trasferendosi alle Maldive per allenare la Nazionale del posto. L'obiettivo è quello di migliorare il calcio a quelle latitudini, magari conquistando la qualificazione alla prossima Coppa D'Asia. Non sarà facile ma ad uno come lui le sfide piacciono parecchio. Con il lavoro si può ottenere tutto e Checco è abituato a dare il 100% in ogni occasione. 

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