Ecco come è andato l'esordio di Mirko Vucinic sulla panchina del Montenegro

Al suo fianco Mirko avrà anche un altro salentino doc, mentre in attacco c'è sempre Krstovic
Qualche settimana fa vi abbiamo raccontato una grossa novità nella vita di Mirko Vucinic. L’ex attaccante del Lecce, infatti, è diventato il nuovo CT del Montenegro, suo Paese d’origine che aveva rappresentato anche quando scendeva in campo ed illuminava la contesa attraverso le sue giocate.
Un salentino al suo fianco
Al suo fianco in questa nuova e stimolante esperienza c’è anche il salentino doc Dino Marino, nominato vice allenatore e suo secondo.
Il classe 1985 è in possesso del patentino UEFA B e vanta una lunga carriera da calciatore tra i campionati professionistici e dilettantistici.
Dino è figlio di Raimondo Marino, ex difensore del Lecce e allenatore del Taranto, e fratello di Daniele Marino, ex calciatore che ha vestito le maglie di Taranto, Virtus Francavilla, Bisceglie, Otranto e Galatina, oggi allenatore del Taviano nel campionato di Promozione pugliese.

La prima panchina non si scorda mai ma…
Ieri per l’ex Lecce, Roma e Juventus è arrivato l’esordio sulla panchina e di certo non è andata come avrebbe desiderato e voluto.
Più che altro, la notte di ieri è stata storica per un’altra Nazionale, quella delle Isole Fær Øer: con il 4-0 contro il Montenegro del neo allenatore Vucinic, infatti, questa piccola ma vispa selezione ha eguagliato il suo successo più largo di sempre.
In effetti, era già accaduto di vincere per 4 a 0 contro il Liechtenstein il 22 marzo 2024. La storia, però, assume un significato particolare se consideriamo che a firmare il record è stato Árni Frederiksberg, calciatore semi-professionista, attaccante del KÍ Klaksvík e venditore di pizze surgelate. Ecco sì, è questo il vero lavoro del classe ’92 per il quale il calcio è soltanto una seconda professione.
In campo pure Nikola Krstovic
In campo con il Montenegro c’era anche Nikola Krstovic, ma l’ex centravanti del Lecce non ha potuto nulla contro lo strapotere fisico e tecnico della formazione di casa, che ha dominato per tutta la partita in lungo ed in largo, non lasciando spazio e fiato alla selezione montenegrina.
Adesso dopo questo esordio difficile, Vucinic dovrà lavorare prima sulla crescita mentale dei suoi uomini e poi sulle idee tattiche. Ci vorrà tempo per assimilare i suoi dettami ma nel frattempo è necessario evitare sconfitte del genere.
Intanto, il cammino verso il Mondiale pare definitivamente compromesso, con il Montenegro fermo a quota 6 e davanti Isole Fær Øer a 9 punti e Repubblica Ceca e Croazia a 13.