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Lunga intervista rilasciata da Carlo Osti al collega Antonio Imperiale al Nuovo Quotidiano di Puglia, in cui l'ex ds del Lecce tocca diversi temi sul club giallorosso.

E’ bellissimo che si cerchi di raggiungere la salvezza con la forza delle idee e con la saggia gestione dei conti. Il Lecce, in questo senso, con Pantaleo Corvino, riesce a fare cose straordinarie.

Parole di elogio per Luca Gotti 

Luca è un mio grande amico, veneto come me. Ha fatto compiere al Lecce il salto di qualità. Con lui la squadra ha cambiato marcia al di là degli stessi meriti di Corvino e di un presidente elegante come Sticchi Damiani e la società che presiede. Gotti è uno molto amato dai giocatori per la sua qualità nel rapporto umano, per il suo modo di comportarsi. Meritava di restare in serie A dopo Udine ed anche a La Spezia. È un pragmatico intelligente e sa adeguare le scelte alle diverse situazioni.
 

Federico Baschirotto

Singoli e gruppo 

Corvino ha messo insieme una buona squadra con apprezzabili individualità. A me piace parlare della favola di Baschirotto, veneto anche lui. E uno che ha fatto tutte le categorie e si è imposto in un calcio italiano che soffre di esterofilia. Ha coronato i suoi sogni. Conosco bene Falcone per averlo avuto nella Sampdoria, prima di far vedere a Cosenza le possibilità di emergere, è interessante Krstovic.

La sfida di lunedì contro l'Udinese 

L'Udinese ha solo bisogno di vincere, e la squadra hai suoi numeri al di là della stessa classifica. Giocherà con il cuore che batterà forte. Sarà per i friulani una partita da dentro o fuori, decisiva per questi ultimo 270'. Il Lecce ha il grande vantaggio dei suoi importantissimi 37 punti, sette in più rispetto all'avversario. Al Lecce basta poco, e questo è un bel vantaggio. 

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