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A qualche ora da Lecce-Salernitana, il presidente granata Iervolino ha parlato ai microfoni di Radio Bussola 24, come riportato da “sportdelsud.it”.

Sull'inizio di stagione

“Sono soddisfatto di quest’avvio di stagione. Con la Roma abbiamo giocato come promesso, ovvero a testa alta come vogliamo fare in tutti i campi. Siamo andati in vantaggio e disputato una grande partita, forse avremmo meritato la vittoria. L’Udinese è stato avversario duro, molto fisico. Match equilibrato, con primo tempo a favore loro e una ripresa che ha visto la Salernitana reagire nel migliore dei modi. Anche in questo caso potevamo anche vincerla, ma abbiamo visto un buon gioco".

Su Lecce-Salernitana

"A Lecce è la classica partita che capita ogni tanto: a loro è andata dentro all’inizio, noi abbiamo sprecato diverse occasioni e non dimenticherei il palo di Cabral. E’ stato un rigore dubbio a causare un risultato rotondo, ingeneroso nei nostri confronti. Ma il bicchiere va visto mezzo pieno. Non si tratta di essere ottimista per forza, ma stiamo giocando un calcio spettacolare e arriverà il momento di raccogliere i frutti. Io chiedo soltanto maggiore cinismo e avere percezione del pericolo. Preferirei giocare meno bene e fare risultato”.

Sulla campagna acquisti

“È necessario fare un po’ di chiarezza. Non dobbiamo essere divisivi né tentare la discordia a tutti i costi. Quando si cambiano due giocatori importanti, come Piatek e Vilhena, è evidente non essere pronti. Questo non vuol dire che non lo diventeremo. Io ho avuto un confronto con il direttore sportivo e con l’allenatore. Ci siamo chiariti su tutte le questioni e siamo totalmente allineati. Il nostro è un progetto di medio-lungo periodo e tutti hanno voglia di sposarlo. È chiaro che abbiamo preso giovani che devono integrarsi. Il mister dice che, ad oggi, siamo meno forti ma questo non vuol dire che la campagna acquisti sia stata insoddisfacente. Sousa ha solamente fotografato l’instantaneità in questo momento particolare. Vi assicuro che non ci sono screzi, non esistono divisioni e ve lo dico con autenticità e puro spirito di trasparenza”.

Su Dia e non solo 

“Noi abbiamo calciatori veramente importanti, io le chiacchiere da bar non le seguo e non le ascolto. Poi si gioca in undici e può accadere qualunque cosa, ma io ho fatto sacrifici economici superiori rispetto ai colleghi concorrenti. I tifosi vengono disorientati da qualche notizia, la polemica quotidiana non aiuta la Salernitana. Anche io avrei preso Mbappé, ma abbiamo costruito una rosa solida con gente di proprietà. Nessuno ha speso quelle cifre per Dia, il vero numero 9 che ha scelto la numero 10. 

Come si fa a dire che ci manca un centravanti? Potevamo mai prendere uno dello stesso livello che facesse la panchina? Le rose vanno allestite con giudizio e criterio, non si può pensare di prendere sempre il meglio. Quale attaccante sarebbe venuto a Salerno sapendo di fare la riserva di Dia? Io preferirei vedere le famiglie allo stadio e avvertire un clima di entusiasmo. Partecipiamo al campionato di serie A, c’è la vicinanza dei tifosi e possiamo esprimere un calcio spettacolare. Qualcuno ha detto che si è rotto il giocattolo, in realtà non si è rotto nulla”.

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