L'ex Pià: "Il Lecce mancava tanto dalla A e vuol dimostrare di poterci stare"
Ventuno partite e 4 reti, con questo bottino l'esterno d'attacco João Batista Inácio, meglio noto come Piá, si è congedato dal Lecce nella sfortunata stagione del primo anno di Serie C. L'ex atalantino vanta però anche 17 presenze nel Torino nel 2010.
Oggi l'ex calciatore è diventato un agente di calciatori, Torinogranata.it lo ha intervistato, ne riportiamo uno stralcio: "Sarà sicuramente una partita delicata nel senso che il Toro ha una forza e un'ossatura di squadra più forte di quella del Lecce che è una neopromossa, ma sono quelle partite che se non si affrontano con l'atteggiamento giusto si rischia veramente di lasciare dei punti per strada che alla lunga possono condizionare il campionato. Sulla carta, però, penso che il Torino sia nettamente favorito. Il Toro ha iniziato prima per i preliminari di Europa League e ha una condizione fisica migliore e avendo vinto le due gare iniziali del campionato avrà sicuramente voglia di continuare a far bene, mentre il Lecce non avendo ancora conquistato punti vorrà muovere la classifica".
Il Torino è rimasto quello dell’anno scorso aggiungendo Verdi, Laxalt e Ujkani e il Lecce ha cambiato parecchi giocatori e si è rinforzato con Babacar e Lapadula, come le sembrano le due squadre?
"Il Toro ha la stessa ossatura di squadra e mentalità e il modo di giocare è più o meno lo stesso dell'anno scorso in quanto ha cambiato pochissimo. I giocatori che sono stati aggiunti daranno una qualità ancora maggiore poiché è stato innalzato il livello della squadra. Il Lecce effettivamente ha cambiato di più per affrontare la serie A e sono arrivati giocatori come Babacar e Lapadula, che hanno voglia di riscatto e di dimostrare il loro valore. Il Lecce mancava da tanto in Serie A e ha voglia di far vedere che può starci. A livello di squadra e a livello di singoli il Torino è superiore e ha un gioco più collaudato. Anche se il calcio di oggi è più veloce e i giocatori apprendono più rapidamente schemi e movimenti i giocatori, comunque, hanno bisogno di tempo per conoscersi e capire le idee dell'allenatore e questo avvantaggia il Torino nell'affrontare partite di questo calibro".
I granata forse possono solo sottovalutare questa partita?
"Sì, come dicevo, l'atteggiamento, la concentrazione e anche la voglia faranno la differenza. Sulla carta il Torino è superiore, però, non deve sottovalutare assolutamente la partita".
A suo giudizio, il Torino è abbastanza attrezzato per puntare a un posto in Europa e il Lecce per restare in serie A?
"Per quel che riguarda il Torino penso che sia attrezzato per fare un campionato di alta classifica e cercare di ritornare in Europa dalla porta principale senza dover passare dai preliminari per accedere all'Europa League. La squadra è consolidata, la piazza è importante e i tifosi aiutano veramente tanto per cui penso che l'ambizione del Torino deve essere proprio questa. Il Lecce da neopromossa dovrà lottare fino alla fine per restare in Serie A, ma è attrezzato per fare anche lui un buon campionato e puntare a una tranquilla salvezza".
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