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di Oronzo Riezzo

Il Lecce è retrocesso realizzando 35 punti, con 9 vittorie 8 pareggi e 21 sconfitte. 52 gol fatti e 85 subiti. Il più delle volte ci si sofferma solo questi pochi numeri per tracciare una sintesi di un campionato e dare giudizi sull'operato di un allenatore e della sua squadra, ma il calcio moderno - nel bene e nel male - si sta orientando sempre più verso un'analisi statistica più approfondita degli eventi che caratterizzano una partita non soffermandosi ai soli gol fatti e subiti o la semplice percentuale del possesso palla. Qui vi mostreremo una raccolta dei principali indicatori raccolti durante il campionato da SICS, azienda che collabora da anni con diverse formazioni di serie A e B.

FASE OFFENSIVA

Il Lecce su 9 indicatori offensivi si colloca mediamente al 9° posto. La miglior squadra in termini di tiri effettuati è l’Atalanta, il Lecce si colloca al 12° posto facendo registrare un numero doppio rispetto alla media e -26% rispetto alla squadra bergamasca. La percentuale di tiri nello specchio è del 51% contro una media del 49%. Il capitano Mancosu è stato il calciatore che ha effettuato più tiri (69 con 49% di precisione) seguito da Lapadula e Falco. Ronaldo è il maggior tiratore in serie A con 161 tiri (poco meno di 5 a partita). Sulle palle inattive le performance della squadra giallorossa sono di media-bassa classifica ma è la formazione col più alto rapporto gol su palle inattive (grazie soprattutto ai 12 rigori segnati). I passaggi chiave sono i passaggi che permettono di saltare una linea difensiva; il Lecce si colloca in a metà classifica su questo indicatore a conferma della filosofia del tecnico laziale che ha sempre spronato i suoi a cercare la giocata verticale per creare la superiorità numerica in fase d’attacco. Sul gioco laterale Liverani ha sviluppato la maggior parte della trama offensiva, infatti i giallorossi si collocano al primo posto per cross effettuati (+25% rispetto alla media) - 8 gol fattii 1,6% di realizzazione- al sesto per traversoni (+7% vs media) – 3 gol 6,1% di realizzazione - e al 14° posto per i cut-back ovvero il passaggio effettuato all’indietro dal fondo campo (calcolato all’interno dell’area di rigore) – 1 gol effettuato. I salentini sono in linea con la media con il numero di palle recuperale ma con un numero estremamente basso nella metà campo avversaria (18esimi in classifica su questo particolare indicatore), altezza media di recupero sui 32 metri praticamente a ridosso dell’area di rigore.

FASE DIFENSIVA

Il Lecce sugli indicatori difensivi, come è facile prevedere per il numero di gol subiti, spesso eccelle negativamente. È al primo posto per tiri subiti (+30% rispetto alla media) – Atalanta la miglior squadra da questo punto di vista – 48 tiri subiti dall’area piccola, il doppio della media. Anche sui corner i ragazzi di Liverani primeggiano negativamente (35% in più alla media). Il numero di punizioni centrali subite è molto basso e si sposa con un ulteriore dato ovvero quello dei falli fatti; infatti i giallorossi sono al terzultimo posto per falli fatti – 469 contro una media di 528. I passaggi chiave subiti sono la dimostrazione delle difficoltà con cui si è sempre dovuta difendere la squadra; questo dato può essere una chiave di lettura sulla pressione eseguita sul portatore non sempre efficace e soprattutto una marcatura sugli uomini in ricezione o assente o non corretta. Sebbene sulla perdita della palla si colloca a metà classifica rispecchiando esattamente la media di tutta la Serie A il dato estremamente negativo riguarda però l’elevato numero di palloni persi nella propria metà campo, 533 ovvero + del 20% del totale. Zeman una volta disse: "il risultato è casuale, la prestazione no". L’insieme dei dati prima esposti aiuta a valutare la prestazione di una squadra. Maurizio Viscidi, tecnico federale, ha creato un indicatore che potesse rappresentare numericamente la prestazione di una formazione di calcio. Questo indice è l’IPO indice di pericolosità offensiva a cui si contrappone l’IRD indice di rischio difensivo. In una partita l’Ipo di una squadra non è altro che l’IRD dell’altra e viceversa. Ad ogni evento (occasione gol, corner, rigore etc etc) dopo i 25 metri, Viscidi ha assegnato un valore. La sommatoria di questi valori è l’IPO per chi ha attaccato e l’IRD per chi ha difeso. Il Lecce è al 13 esimo posto per IPO (42,6 contro una media del 47,7) mentre è ultimo per IRD 69,7( ogni 30 mediamente si subisce un gol, infatti i giallorossi hanno una media di 2 gol subiti a partita). La differenza tra i due indici ci colloca a -27,1 al penultimo posto – miglior squadra l’Atalanta 71 di Ipo e 39,1 di IRD - a conferma che nonostante la grossa mole di gioco prodotta il Lecce ha subito molto che più che proporzionalmente. Il Lecce è retrocesso perché ha fatto 4 punti in meno del Genoa, ma è giusto analizzare che tipo di campionato è stato fatto prendendo in esame le maggior variabili possibili. La partita clou dell'anno (Genoa - Lecce) è stata la partita in cui il Lecce ha rischiato meno di tutto il campionato e nonostante questo ha perso. Il calcio è fatto di episodi, i numeri possono darti un'indicazione di quella che è la propensione di una squadra, ma se non butti la palla dentro e anzi la raccogli molto più spesso dalla tua porta vuol dire che qualcosa non è andata nel verso giusto.
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