di
Requenzino
In questi giorni infuria la polemica sui prezzi dei biglietti per le partite contro le cosiddette Grandi del campionato di serie A e molti stanno provando a dire il proprio pensiero sull'argomento chi in maniera rilassata chi inveendo con il sangue agli occhi, io, nel mio piccolo, proverò a dare la mia interpretazione dei fatti.
In sede di presentazione della campagna abbonamenti fu chiaro a tutti che la società intendeva privilegiare e premiare chi allo stadio è stato sempre presente, sia quando le cose andavano bene sia quando la situazione era pessima. Ed in effetti i tifosi più assidui sono stati premiati con prezzi veramente popolari, ma anche i tifosi che hanno scelto di abbonarsi solo quest'anno hanno potuto pagare l'abbonamento a prezzi convenienti e per questo la società è stata premiata con cifre da capogiro; ben 19000 persone hanno dato fiducia al Lecce e si sono abbonati. Nella stessa occasione è stato dichiarato dai responsabili della società che per 5/6 partite di questo campionato i prezzi sarebbero stati molto più alti, e questa scelta è stata fatta per una serie di motivi, primo tra tutti la volontà di tutelare chi si era abbonato visto che in quelle partite la richiesta di biglietti sarebbe stata altissima e la stragrande maggioranza dei richiedenti, anche se salentini, avrebbero tifato contro il Lecce entusiasmandosi per gli avversari dei giallorossi.
Alla luce del fatto che la cosa si sapeva sin da giugno, le polemiche attuali sono, secondo me, inutili e pretestuose innescate sia da chi allo stadio vorrebbe venire sperando di vedere perdere il Lecce contro la sua amata strisciata, sia da persone che allo stadio non ci sono mai venute e probabilmente non verranno mai, perché chi lo stadio lo frequenta sa perfettamente di cosa si sta parlando e non farebbe mai nessuna polemica. C'è anche una quota marginale di tifosi giallorossi che per una serie di motivi non ha potuto/voluto abbonarsi e che trova la decisione di alzare i prezzi sbagliata, ma sono veramente pochi e se avranno la possibilità di accedere allo stadio nelle partite contro l'Inter o la Juve sono certo che alla fine daranno ragione alla società vedendo lo schifo dei rinnegati sugli spalti.
A chi dice che si specula sulla passione della gente vorrei chiedere se secondo loro chi ha la passione per la musica si sente sfruttato se per vedere i concerto di un suo beniamino deve pagare 70/80 euro o se chi ha la passione per la velocità paga di meno per comprare una macchina sportiva.
Io so per certo che almeno 5/6000 abbonamenti sono stati fatti proprio per evitare di dover pagare cifre così alte in determinate partite, e chi non poteva spendere i soldi tutti in una volta ha potuto rateizzare la cifra in 9 o 12 rate senza interessi e la spesa è stata indolore.
Ora, secondo il mio parere, chi sta facendo tutte queste polemiche non è certamente un frequentatore abituale del Via del Mare, non ha visto il Lecce dannarsi l'anima in serie C per sei lunghissimi anni, se lo avesse fatto saprebbe di cosa stiamo parlando e sarebbe d'accordo con la società capendo che SSD e gli altri stanno tutelando proprio i tifosi premiandoli per le sofferenze passate, gli altri invece quelli che negli ultimi sette anni la domenica se la passavano in famiglia o andandosi a divertire e non sapevano nemmeno dove giocasse il Lecce, adesso vorrebbero trovare il piatto pronto e andarsi a gustare la serie A, nelle partite più importanti tutti belli spaparanzati in curva o in tribuna a tifare per la Juve, il Milan, l'Inter o la presunta grande di turno pagando 15/20 euro tornandosene beati a casa loro aspettando di vedersi le altre partite della loro amata strisciata in TV come hanno fatto negli altri 15 campionati di A del Lecce. Beh cari signori, la novità da quest'anno è questa, se volete avere il privilegio di venire al Via del Mare per vedere Ronaldo, Lukaku e gli altri strisciati, e a tifare contro il Lecce, dovete mettere mano al portafoglio e cacciare i soldi, da 50 euro in su, così facendo potrete essere utili alla causa del Lecce vostro malgrado.
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