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Al termine del girone di andata di Serie A, si è tenuta la conferenza stampa del designatore Gianluca Rocchi. L'ex arbitro ha illustrato gli aspetti positivi e le criticità emerse dopo le prime 19 giornate di campionato, come riportato da TMW.

Il VAR a chiamata è il futuro?

Nel futuro del VAR può succedere di tutto, ma non dipende da noi ma dall'IFAB. Dal mio punto di vista, ci alleggerirebbe di responsabilità perché a volte tutti mettono attenzione su un episodio che, magari, per l'arbitro durante la partita non aveva tutto questo peso. Io ne ho parlato con gli allenatori e non ho trovato troppi pareri favorevoli alla chiamata. Noi però non possiamo mettere nessun veto, siamo qui ad aspettare novità. Magari in futuro ci sarà.

Limitare le polemiche arbitrali

Lecce-Milan Abisso

Quella di non parlare degli arbitri nelle dodici ore successive è una mia richiesta, sicuro, poi non dipende da noi. Non parlare degli arbitri nelle dodici ore successive alla partita vorrebbe dire limitare le polemiche del 90%.

La gestione del VAR

Voglio arbitri che decidano perché chi decide toglie responsabilità al VAR. Serve il ricorso al VAR solo per cose chiare. Il VAR deve intervenire solo per cose evidenti, enormi, gigantesche, e invece si chiede sempre di più l'intervento delle televisioni sul calcio. Ma il VAR deve intervenire solo per cose evidentissime, non è la moviola. Capite bene che il chiaro ed evidente errore non è nemmeno facile da quantificare. Dove siamo andati in crisi quest'anno è sulle spinte perché è tutta soggettività, sta molto alla sensibilità dell'arbitro e del VAR. Noi dobbiamo rendere il più uniforme possibile il nostro lavoro, ma è impossibile uniformare al 100% qualcosa che è soggettivo. Sul fallo di mano, ad esempio, abbiamo lavorato molto bene in questi anni.

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