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Il ritorno di Gigi Buffon, 41 anni, alla Juventus non fa altro che confermare un dato allarmante: l'Italia non è più il paese dei portieri. Da Zoff a Peruzzi, da Zenga a Marchigiani, passando per i giallorossi Lorieri e Chimenti, ma anche Benussi e Rosati.

I vivai sfornano pure buone leve, tuttavia sono i club che non danno opportunità di crescita e stabilità. Delle 20 Società italiane iscritte al massimo campionato di calcio sono solo 9 a schierare tra i pali un calciatore italiano: Atalanta (Gollini), Cagliari (Cragno), Milan (Donnarumma), Napoli (Meret), Parma (Sepe), Sampdoria (Audero), Sassuolo (Consigli), Torino (Sirigu), Verona (Silvestri). Per fortuna cinque di questi sotto la soglia dei 25 anni, il che riguarda anche la Nazionale con buone prospettive per il futuro.

Tutte le altre hanno stranieri in porta, persino le altre due neo-promosse che schierano Gabriel e Joronen. Il Lecce per la verità rappresenta un'incognita perché da più parti i dirigenti hanno dichiarato che ci sarà un ballottaggio iniziale tra Vigorito e il brasiliano. Un ballottaggio che, secondo chi scrive, porterà l'ex erede di Dida a diventare il titolare. Dietro di lui però solo talenti italiani: dopo Vigorito, protagonista della promozione dei giallorossi, i due talenti di casa Lecce Bleve e Chironi. Italianissimi. Salentini.

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