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Riprende il campionato di serie B dopo la sosta ed il Lecce si trasferirà nelle Marche per fare visita all'Ascoli.

La domanda che sorge spontanea ed alla quale si darà la risposta sabato alle 14.00, è sempre la stessa: sarà stata producente o controproducente?

Noi crediamo che gli stop imposti siano sempre una “forzatura” e che interrompere il corso naturale degli eventi non sia mai salutare. Certo è che ad inizio stagione, quando le squadre si sono completate da poco, per alcune, può indubbiamente essere un risorsa.

Questo non è sicuramente il caso di chi viene da quattro vittorie consecutive come il Lecce. La verità è che i giallorossi hanno tutto da perdere, nonostante si sappia che non possano vincere sempre da qui alla fine; mentre pensiamo ad altre formazioni come il Monza, la Spal, il Parma o lo stesso Benevento, accreditate alla vittoria finale e non partite bene, che ora hanno l'opportunità di “ripartire”, magari stavolta con il piede giusto.

Il Lecce invece dovrà essere bravo il doppio di quanto non lo sia stato finora: mantenere alta la concentrazione e nello stesso tempo fare tesoro degli accorgimenti tecnico-tattici sui quali si è lavorato in queste due settimane.

L'Ascoli è una compagine forte, con ottime individualità per la categoria, appena un punto sotto in classifica, anch'essa costruita per vincere, ostica e che aspetterà gli uomini di Baroni per far loro lo sgambetto.


QUI ASCOLI


Gli uomini allenati da Sottil sembra che abbiano il carattere del loro allenatore; una formazione che combatte su ogni pallone e non molla mai.

Il sistema di gioco di riferimento è il 4-3-1-2, quindi centrocampo a rombo e due punte. L'aggressività è il marchio di fabbrica dei bianconeri, galvanizzati senza dubbio dall'ingresso nella proprietà di un nuovo socio.

L'obiettivo dei marchigiani in questo campionato è quello di puntare in alto, i mezzi economici ci sono ed attualmente gli uomini di Sottil sono una vera e propria mina vagante destinata a crescere. Dionisi qui ha trovato una seconda giovinezza, punta di categoria, scaltra anche ad innervosire gli avversari, fa coppia con Bidaoui, un'ala di piede destro che agisce da seconda punta cercando gli spazi proprio alle spalle di Dionisi.

Il valore della rosa degli ascolani sfiora i tredici milioni di euro (in linea con quello del Lecce), valore che probabilmente a gennaio sarà destinato a salire.


QUI LECCE


Baroni ha parlato in conferenza stampa ed ha detto che in questi giorni la squadra si è allenata bene. A lui il compito di mantenere la giusta tensione nei suoi ragazzi e fare in modo che questa sosta possa rivelarsi una spinta ulteriore al percorso di crescita.

Il sistema di riferimento rimarrà il 4-3-3 ed i dubbi di cui ha parlato (riguardano un paio di nomi Majer-Blin e Tuia-Meccariello) non dovrebbero scalfire l'idea di partenza.

Il Lecce visto a Monza aveva dimostrato un consolidamento graduale come la capacità di leggere bene le varie fasi della partita, soffrire quando erano negative ed attaccare con lucidità nei momenti positivi. Squadra sempre concentrata che è riuscita a tenere spesso le posizioni e le distanze tra i reparti, cosa che le ha permesso di rischiare a volte anche “l'uomo contro uomo” pur di recuperare quanto più velocemente possibile la palla.

Insomma una macchina da gol che nelle ultime partite aveva subito pochissimo


COSA CI ASPETTIAMO?

L'abbiamo detto prima: vorremmo che attraverso la prestazione il Lecce ci dimostri di non aver patito la sosta, che continui il progetto di crescita e perchè no, anche a fare risultato.

Troppo dite? In realtà no, perchè se si vuole puntare in alto questi sono ostacoli che vanno affrontati a testa alta e superati.

Di fronte ci sarà l'Ascoli, una formazione che vorrà scavalcare in classifica i salentini e conoscendo il suo allenatore le proverà tutte per riuscirci. Ci aspettiamo una partita “sporca”, esasperata tatticamente, non bella, nella quale i duelli individuali saranno fondamentali per il raggiungimento del risultato.

Il conto alla rovescia è iniziato.

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