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Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus intervistato da 'Radio Bianconera' all'indomani di Juventus-Lecce 1-0. Di seguito le sue dichiarazioni: "Questo successo è indicativo di una combinazione, che ha consentito alla Juventus di tirare una volta e di segnare una sola rete. Non è certamente indicativo di un ottimo calcio. Però, l'importante era vincere e la Juventus ha vinto. Se mi aspettavo una brutta partita contro il Lecce? Sono felice per la vittoria, ma mi dispiace per i fischi: la squadra è questa".

In un altro passaggio Moggi ha aggiunto: "Io ho detto chiaramente che la squadra non è stata concepita bene, nonostante abbia dei giocatori di valore. Questo non è colpa dell'allenatore, ma non è colpa nemmeno degli altri. Ma il problema è che solo non sa fare la partita: la Juve subisce anche avversari come il Lecce...".

Moggi, la carriera

Luciano Moggi è stato uno dei più importanti dirigenti calcistici italiani prima dello scandalo Calciopoli. La sua carriera nel mondo del calcio è iniziata agli inizi anni 80 quando è diventato direttore sportivo della Lazio. Nel corso degli anni ha lavorato sempre in veste di direttore sportivo con Torino, Napoli e Roma. Nel 1994 è approdato alla Juventus dove vi è rimasto per 12 anni ricoprendo il ruolo di direttore generale.

Gli anni in bianconero sono stati i più vincenti della sua carriera. Dal 1994 al 2006 con il club bianconero ha vinto: cinque scudetti, una Champions League, una Coppa Italia, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa UEFA, quattro Supercoppe italiane e una Coppa Intertoto. Inoltre ha raggiunto altre due finali di Coppa Italia, tre di Champions League e una di Coppa UEFA. La sua carriera come dirigente è stata stroncata nel 2006 quando è scoppiato lo scandalo Calciopoli. Si scoprì tramite intercettazioni telefoniche che alcuni dirigenti si informavano con il designatore arbitrale Pierluigi Pairetto sulla scelta dei direttori di gara scelti per le gare di campionato. 

In seguito allo scandalo Calciopoli, Moggi si dimise da direttore generale della Juventus. Da un punto di vista sportivo la Figc prima e il Coni poi lo hanno radiato dal mondo sportivo italiano precludendolo da qualsiasi incarico sportivo in Italia. Da un punto di vista penale è stato condannato dal Tribunale di Napoli il 17 dicembre 2013 a 2 anni e 4 mesi di reclusione.

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