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Simone Palombi, attaccante scuola Lazio classe ‘96, ha risolto il proprio contratto con l'Alessandria. Archiviata la parentesi con i Grigi i calciatore, che in passato ha vestito anche le maglie di Ternana, Salernitana, Lecce, Cremonese e Pisa si è messo alla ricerca di una nuova avventura.

Stando a quanto raccolto dalla redazione di TuttoMercatoWeb per Palombi si sono fatte avanti tre società: il Cosenza in Serie B e il tandem Catania-Padova per quanto riguarda la Serie C.

Domenica c'è Lecce-Lazio, prima giornata di Serie A, ed il doppio ex Simone Palombi è stato intervistato da lazionews.eu:

Carriera

"Ho voglia di tornare ai livelli che mi appartengono, le ultime due stagioni non sono andate come speravo. Gli infortuni di inizio anno a Pordenone hanno condizionato il mio rendimento, ma ora sto bene e carico per iniziare la prossima stagione".

Lazio

“La Lazio è sempre nei miei pensieri, è stato il mio primo amore e sarà per sempre parte integrante della mia vita. Sarri è un allenatore che mi piace tantissimo per il mio modo di vedere il calcio. Coraggio, calcio propositivo e concetti. Le basi del calcio moderno. 

Sono molto incuriosito dagli acquisti. Per caratteristiche penso che possano essere funzionali al gioco del mister e lui saprà valorizzarli ma hanno bisogno di lavorare tanto per entrare nei suoi schemi. Sono soddisfatto perché sono ottimi elementi per il presente ma anche per il futuro della Lazio.

La Lazio avrà il compito difficile di riconfermarsi, che non è mai facile e scontato. Lo scudetto penso che sia un po’ eccessivo ad oggi, ma ogni giocatore gioca sempre per l’obiettivo più alto da raggiungere. Il cammino dirà a cosa potranno ambire. Hanno le potenzialità per giocarsela".

Lecce

"Hanno cambiato tanto ma sempre con la stessa idea e filosofia di gioco. Spero possano mantenere la categoria perché la Serie A è il campionato giusto per una piazza così importante. Lì ho vissuto un anno magnifico e conosciuto persone per bene. Gli auguro ogni bene.

A Lecce ho il ricordo della promozione in A nonostante fossimo una neo-promossa in B. È stata una cavalcata pazzesca, mi sono divertito molto in campo e fuori. Eravamo un gruppo unito e questo ha fatto la differenza. Ho vissuto il Salento e ne sono rimasto affascinato, quella terra ha qualcosa di speciale nell’aria. Ti fa sentire a casa".

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