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La maglia total red che il Lecce ha sfoggiato nella sfida casalinga contro il Chievo ha riscosso un notevole successo. Un’iniziativa vincente, sia per il clamore riscosso fra i tifosi, sia per la bellezza (va detto) della divisa commemorativa. 

La maglia completamente rossa con colletto e dettagli gialli riprende, infatti, la divisa che il Lecce ha indossato nelle stagioni 1978/79 e 1979/80. Un richiamo al passato che non passa mai di moda, in un periodo storico in cui il vintage è decisamente in voga. Il Lecce, in questo senso, dal punto di vista del marketing, ha dalla sua un’arma unica: il marchio M908. La società giallorossa, con la scelta di autoprodurre il materiale tecnico, risalente a ormai tre anni fa, ha intrapreso un percorso complesso ma ambizioso. I risultati finora danno tuttavia ragione al club di Via Costadura. Avere un marchio “proprio” permette, infatti, di poter “giocare” maggiormente con i disegni delle maglie da gioco e con le iniziative ad esse legate. L’ultima trovata è un chiaro esempio. Come avvenuto in Lecce-Foggia del 2019, anche contro il Chievo, come detto, il Lecce ha sfoggiato nuovamente una bellissima maglia del passato.

Quella che è stata un’iniziativa unica, tuttavia, potrebbe anche diventare un’abitudine in vista del futuro. Il Lecce, infatti, ha il potenziale per poter fare le cose in grande e potrebbe ispirarsi ai giganti del marketing: le squadra NBA. Oltre oceano, nel campionato cestistico più seguito al mondo, ogni squadra dà il meglio di sé con le divise. In genere, come avviene anche nel calcio, ogni team ha una maglia da casa, una maglia da trasferta (due divise che tendenzialmente non vengono mai meno alla tradizione dei colori sociali della franchigia) e una terza maglia, definita alternate. A stuzzicare maggiormente la curiosità dei tifosi di tutto il mondo sono però le divise city edition e quelle vintage. Le city edition sono delle canotte che richiamano, nei loro elementi, i tratti distintivi della città rappresentata dalla squadra. Alcuni esempi? I Brooklyn Nets, sulla loro canotta, riportano alcuni riferimenti al rapper B.I.G. Notorious e all’artista Jean-Michel Basquiat, entrambi originari, appunto, di Brooklyn. Una delle city edition più apprezzate, invece, è quella dei Miami Heat, celeste e fucsia, ispirata dalle atmosfere e dai colori Miami Vice, lo show televisivo degli anni ’80 ambientato nella città della Florida. Il Lecce, va sottolineato, è sempre stato molto attento a richiamare gli elementi distintivi del territorio sulle proprie maglie: la pietra leccese e piazza Sant’Oronzo due anni fa, “lu sule, lu mare e lu ientu” lo scorso anno, i nomi dei Comuni salentini e l’ulivo nel corso di questa stagione. Sulla scia dell’NBA, che permette alle squadre di utilizzare maglie vintage in alcune partite nel corso di questa stagione, anche il Lecce può sdoganare il revival, rendendo l’appuntamento con la divisa storica una costante anche nelle prossime stagioni. La maglia storica, pertanto, può essere sì l’occasione per celebrare un anniversario (i 113 anni dalla nascita del club, come nel caso della divisa indossata contro il Chievo) ma può diventare anche una vera e propria divisa da presentare in un determinato momento della stagione e da usare in talune partite durante l’anno. Un’idea del genere permetterebbe al Lecce di distinguersi ancor di più sul panorama calcistico nazionale, potendo utilizzare la maglia come mezzo ideale per unire il presente al glorioso passato.

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