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Dopo diverse stagioni difficili a causa degli infortuni, a Lecce Samuel Umtiti ha ritrovato il sorriso.
Per fortuna, la sua annata con la maglia giallorossa non è stata condizionata da problemi fisici, così il campione del mondo ha trovato tanta continuità, giocando praticamente sempre dalla trasferta dell'Olimpico contro la Roma in poi.

Tra poche settimane, il classe 1993 dovrà pensare al suo futuro, dato che il contratto col Barcellona scadrà nel 2026 e il prestito in Italia terminerà il 30 giugno. Ne ha parlato ai microfoni di canal plus in una video-intervista.

STATO D'ANIMO
"Come va? Molto bene. Ho vissuto 4 anni difficili ma alla fine sono riuscito a ritrovare il sorriso e il gusto di giocare a calcio. Avevo bisogno di fiducia per tornare ad esprimermi dopo tanti anni.
Ho adorato e adoro questa sfida, la salvezza è un obiettivo molto importante per la città, la piazza, i tifosi. Restare in A è come vincere un titolo a Lecce".

STATO DI FORMA
“Sono stato praticamente fermo 4 anni e il ritorno era un punto interrogativo per tutti, si chiedevano come stessi fisicamente. Non ho più dolore, finalmente sono riuscito a tornare. Ho sentito cosa si vociferava in giro, si diceva che è Umtiti è finito. È normale, è il calcio. È stato duro stare fermo, restare solo".

VS LAZIO
“Cori razzisti contro la Lazio? L'arbitro voleva fermare il gioco, me lo ha chiesto. Gli ho risposto ‘stiamo facendo un match incredibile, non puoi fermarlo'. Dopo tanti anni fermo, mi sono sentito vivo”.

FUTURO
“La prossima tappa? Ho un contratto col Barcellona fino al 2026. Ho davvero bisogno di sentirmi rispettato e apprezzato. Così è stato in Italia, mi sono trovato davvero bene. Ho giocato con Lacazette, è un grande amico e parliamo spesso della possibilità di tornare a giocare insieme: mi piacerebbe farlo".

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