Gestire il Lecce costa sempre di più: ecco il dato

Un focus sui costi della squadra giallorossa negli ultimi tre anni di Serie A
Durante l'odierna conferenza stampa di fine mercato si è parlato di numerosi temi, spaziando dai nuovi acquisti agli esuberi, per poi passare a questioni più tecniche relative alla gestione stessa del club: il presidente del Lecce calcio Saverio Sticchi Damiani ha approfittato dell'occasione per parlare di quanto costa gestire il club giallorosso in Serie A.
Lecce calcio: gli step di crescita del club
Dalla fine della scorsa stagione, dopo una salvezza raggiunta all'ultimo secondo tra critiche e tensioni, a Lecce è vietato utilizzare la parola “asticella”. “Cancelliamo il termine per la prossima stagione, perché sono temi che quando si comunica male, l'effetto è provocare giudizi poco seri rispetto a chi, a mio avviso, ha lavorato bene”, ha detto il presidente Sticchi Damiani durante la conferenza di fine stagione 2024/25. Eppure i dati snocciolati oggi parlano di un'asticella che, a modo suo, è stata effettivamente alzata in questi anni di Serie A.
A spiegarlo è stato nuovamente il presidente, che numeri alla mano ha spiegato come i costi del club in questi anni siano aumentati in maniera importante, passando dai 58 milioni del primo anno agli 87,6 della stagione appena passata.
Il club ogni anno ha aumentato gli investimenti. Perché lo ha potuto fare? Grazie ad una gestione tecnica brillante abbiamo risanato il pregresso che ci ha visto chiudere la prima retrocessione con delle difficoltà. Abbiamo risanato il percorso e costruito, tanto da aumentare i costi.

La necessità di generare plusvalenze
A fronte di questo aumento però, i ricavi derivanti da abbonati, sponsor e diritti tv, ammontano a circa 55 milioni, rendendo indispensabile individuare nuove risorse per restare competitivi. In questo scenario, le plusvalenze di mercato diventano uno strumento fondamentale per garantire la sostenibilità economica e la solidità della società.
Perché è stato possibile? Per i benefici arrivati dall'operato dell'area tecnica e le plusvalenze. Vi do un altro dato interessantissimo: il club, senza le plusvalenze sapete quanti ricavi è riuscito a fare? Intorno ai 55 milioni grazie agli abbonati che sono un valore aggiunto, gli sponsor, i diritti televisivi. Quando il club ha aumentato i suoi investimenti, oltre i 55 milioni fisiologici, è arrivato il frutto dell'area tecnica.
Gli investimenti del Lecce nel progetto sportivo
Quando si parla di step di crescita, dunque, bisogna pensare a quando nel primo anno di Serie A i due investimenti più importanti furono Banda e Samek, entrambi acquistati per 2 milioni a testa. Oggi invece, il mercato del Lecce è stato fatto di investimenti molto più sostanziosi a livello economico (e non per questo certi, come spiegato in conferenza), ovvero l'acquisto di Stulic e Siebert per un totale di 12 milioni di euro.

Non solo progetto sportivo
Quando si parla di step di crescita si fa riferimento anche ad altro, perché il Lecce non deve solo far fronte alle spese “normali” di un club di Serie A come viaggi, affitti, costi del personale e così via, ma anche quelle legate alla realizzazione del nuovo centro sportivo e all’apertura del nuovo store ufficiale nel cuore della città barocca.
Un insieme di investimenti che, se da un lato rappresentano un impegno economico significativo per il club di via Colonnello Costadura, dall’altro costituiscono un passo avanti importante sul piano extra calcistico. Proprio per questo, la gestione oculata della società resta un modello virtuoso, soprattutto in una Serie A spesso segnata da fondi esteri e indebitamento.