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Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani è intervenuto in conferenza stampa per un bilancio sulla sessione estiva di calciomercato.

“Concludiamo una fase di calciomercato nella quale abbiamo compiuto passi in avanti rispetto al progetto intrapreso lo scorso anno. Un processo di crescita del club attraverso un ringiovanimento notevole dell’età media. Abbiamo acquisito tanti giocatori giovani a titolo definitivo, avevamo iniziato questa politica lo scorso anno e quest’anno l’abbiamo portata ancora più in avanti. È stato fatto un doppio mercato. Al fianco di quello della prima squadra è stato fatto quello dispendioso per la Primavera. Siamo arrivati in Primavera 1, ma il livello è talmente alto che avevamo bisogno di potenziare la squadra per salvare la categoria. Sono stati acquisiti altri 10 elementi, la maggior parte dei quali nazionali nei rispettivi paesi, tutti a titolo definitivo.

Vorrei che questo campionato partisse dissipando da subito dubbi, perplessità e polemiche. Secondo noi abbiamo allestito una squadra competitiva è forte. È uno dei campionati più competitivi degli ultimi anni, non ricordo una Serie B con tante squadre forti. In questo momento inoltre c’è l’ingresso di proprietà straniere con maggiore frequenza nel campionato cadetto. Noi non ci chiudiamo in un rigido campanilismo, in più di un’occasione abbiamo verificato interessi di nuovi soci stranieri. In questi anni principalmente per la posizione geografica della città la cosa però non ha trovato grande riscontro. Abbiamo affrontato il Como, che ha una proprietà americana fra le più importanti in Italia.

Dobbiamo smarcarci dagli equivoci e partire tutti uniti e compatti. È stata un’estate fatta di situazioni non semplici, che abbiamo dovuto affrontare mettendoci a scudo della nostra società. Quando c’è qualche scontro non avviene perché prendiamo i giocatori a frustate, si possono creare delle frizioni perché ci sono giocatori che hanno l’aspettativa di giocare altrove ma vogliono strappare il miglior contratto possibile e chiedono che la società chieda il meno possibile. Noi dobbiamo tutelare il nostro club. Non possiamo permettere che al primo tentativo di insubordinazione la società si metta a disposizione. In questi mesi ci sono state diverse situazioni, da una parte si spingeva per una liberatoria a titolo gratuito. Noi questa cosa non l’abbiamo consentita, non abbiamo dato buonuscite all’esodo. Per arrivare a questo ci sono stati degli scontri frontali. Questo è un normale atteggiamento che una società deve avere per tutelare il proprio patrimonio tecnico ed economico. Mettiamoci nelle condizioni di capire che questo è un campionato tostissimo, la differenza fra lottare per salire e lottare per non retrocedere passa attraverso i dettagli. Rispetto a questi dettagli dobbiamo metterci l’elmetto e lottare a difesa di questo club. Sarà fondamentale l’aiuto del nostro pubblico. L’anno scorso in casa non abbiamo brillato perché eravamo soli, adesso il pubblico può stare con noi, il Via del Mare deve tornare ad essere un campo in cui gli avversari devono andare necessariamente in difficoltà.  

 

Falco? È stato uno dei casi spinosi che abbiamo dovuto affrontare lo scorso anno. Il giocatore è andato alla Stella Rossa a titolo definitivo con alcuni step economici. I primi due sono maturati per circa un milione. La Stella Rossa non ha pagato nulla. Abbiamo attivato il tribunale della Fifa che ha già dato una prima pronuncia, riconoscendo la validità di alcune penali e degli interessi. La condanna è un atto formale, se non rispettata la Stella Rossa non potrà prendere parte a competizioni internazionali.

 

Dal punto di vista del conto trasferimenti quello che è stato incassato per Henderson è stato investito. Le operazioni più importanti sono state quelle di Blin, Strefezza e Gargiulo. Le altre sono operazioni che eventualmente nel tempo ci portano ad avere dei costi. Come monte ingaggi rispetto all’anno scorso tra i giocatori che sono andati a scadenza di contratto e le cessioni abbiamo avuto una riduzione del 25%. È un dato che può migliorare, considerando alcune possibilità di risoluzione contrattuale.

 

Nonostante l’attenzione con cui ci siamo mossi la proiezione rispetto al 30 giugno è quello di una perdita di bilancio. Questa è una gestione che limita i danni ma non permette di chiudere senza perdita. Nonostante tutto noi siamo in  quel gruppo di squadre che per un dettaglio possono lottare per un obiettivo o per un altro, cercheremo di fare del nostro meglio.

 

NoVax? Attualmente in rosa abbiamo un solo giocatore che ha fatto questo tipo di scelta. La politica della società è di vaccinare tutti i calciatori che sono disponibili a farlo. La stragrande maggioranza della rosa ha fatto già il doppio vaccino.”

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