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Alla terza da titolare con la maglia del Lecce, Riccardo Sottil firma il suo primo gol in giallorosso e regala alla squadra salentina la prima, attesissima vittoria stagionale. Lo fa nel modo più difficile, ma anche più bello: con una tiro da fuori area che si infila all’angolino e spezza l’equilibrio contro un Parma combattivo ma poco incisivo. È il lampo che accende il “Tardini” e che dà forma concreta alla fiducia riposta su di lui da Eusebio Di Francesco, il primo a credere nel potenziale del classe ’99 dopo settimane complicate.

Il Lecce torna così a sorridere grazie a un colpo da biliardo dell’esterno ex Fiorentina, apparso finalmente in crescita dopo un inizio di stagione a rilento. Sottil, infatti, era arrivato nel Salento in estate, accolto dal direttore tecnico Pantaleo Corvino, che già ai tempi della Fiorentina ne aveva intuito le qualità. Per strapparlo ai viola, il Lecce ha investito 500mila euro per un prestito secco, con la Fiorentina che si è impegnata a contribuire al pagamento dell’ingaggio. Un’operazione che, almeno per ora, sembra aver dato i suoi frutti.

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Di Francesco lo coccola ma alza l’asticella

A fine gara, Eusebio Di Francesco non ha nascosto la propria soddisfazione per la prestazione dell'esterno offensivo:
 

Lui deve essere libero di farci vincere le partite. Ha caratteristiche diverse dagli altri, e tante volte neanche lui si rende conto di quanto sia forte, nell’uno contro uno, nei duelli… secondo me lo fa ancora troppo poco. 

Viene da un periodo in cui ha giocato meno, quindi la condizione fisica non è ancora ottimale. A Firenze era stato messo fuori rosa, si è allenato pochissimo. Ora però sta ritrovando il ritmo dei compagni. Non deve accontentarsi: se continua così può farci vincere molte partite.

di francesco
Eusebio Di Francesco

Parole che suonano come carezza e stimolo allo stesso tempo. Sottil ha dimostrato di poter essere un valore aggiunto, ma la continuità — quella che spesso gli è mancata nelle esperienze precedenti — sarà la vera chiave per consacrarsi. A 26 anni e con un talento che non è mai stato in discussione, l’esterno offensivo è chiamato ora a prendersi responsabilità e a trasformare le giocate estemporanee in abitudine.

Da Firenze al Salento: la rinascita passa dal lavoro

Il passaggio al Lecce ha rappresentato per Sottil una vera e propria ancora di salvezza. Dopo una prima parte di stagione difficile alla Fiorentina con poche presenze, e l'esperienza al Milan non facile nella seconda parte dello scorso campionato, il ragazzo cresciuto nel vivaio viola ha accettato la sfida salentina con umiltà. 

Nelle prime uscite aveva mostrato qualche buona accelerazione, ma anche una condizione atletica da ritrovare. Ora, dopo diverse partite di rodaggio, sembra aver finalmente imboccato la strada giusta.

Contro il Parma, oltre al gol, è stato protagonista di una prestazione solida: dribbling, ripiegamenti difensivi e una presenza costante nella manovra offensiva. Il gol è arrivato al momento giusto: una conclusione secca dal limite dell’area, che ha lasciato di sasso il portiere emiliano. Un lampo che vale tre punti e che cambia il vento anche a livello psicologico.

Statistiche e curiosità: i gol dalla distanza

Il dato curioso, ma anche significativo, è che con quello segnato al “Tardini”, Riccardo Sottil ha realizzato da fuori area due delle sue ultime tre reti in Serie A. Un piccolo cambio di tendenza per un giocatore che, nelle sue prime sei marcature nel massimo campionato, non aveva mai trovato la via del gol dalla distanza. 

L’ultimo centro in Serie A, prima di quello contro il Parma, risaliva addirittura al 29 dicembre 2023 sul campo della Juventus.

Adesso, invece, quel piede caldo può rappresentare una svolta per lui e per tutto il Lecce. La strada è ancora lunga, ma se Sottil continuerà su questa rotta, Di Francesco potrà davvero contare su un’arma in più per costruire la salvezza.

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