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“Il Parma è un grosso punto di domanda”

Quando si parla di “scommesse” e di squadre che hanno puntato su profili quasi del tutto sconosciuti, raramente viene citato il Parma, nonostante molti dei calciatori in rosa abbiano meno esperienza, almeno nel nostro campionato, rispetto al Lecce. La squadra ducale è una vera e propria fucina di talenti: lo scorso anno ha ceduto Sohm alla Fiorentina per circa 15 milioni di euro e, soprattutto, Leoni al Liverpool per oltre 40 milioni. Entrambi, però, sono prospetti che in Serie A hanno giocato pochissimo.

Anche quest’anno, fatta eccezione per il reparto offensivo – dove soprattutto Djuric, Almqvist, Cutrone e Oristanio vantano una certa esperienza in A (rispettivamente 157,63,158 e 66 presenze) – molti giocatori sono arrivati nel massimo campionato soltanto la scorsa stagione. È il caso di Bernabé, Del Prato, Suzuki, Circati, Ndiaye e, soprattutto, dell’allenatore Cuesta, alla sua primissima esperienza non solo in Serie A, ma in assoluto come tecnico titolare, nonostante non abbia ancora compiuto trent’anni.

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Al momento la squadra ducale ha raccolto cinque punti in cinque partite, una media pienamente in linea con l’obiettivo salvezza. Sabato, al Tardini, ci sarà lo scontro diretto contro il Lecce che, per quanto Criscitiello abbia definito complicato per i gialloblù, rappresenta comunque una grande opportunità per la formazione di Cuesta di allungare ulteriormente sulla zona rossa. Allo stesso tempo, però, è evidente come i giudizi siano spesso influenzati soprattutto dai risultati: in caso di successo pieno a Parma, infatti, il Lecce raggiungerebbe proprio i ducali, dei quali oggi si parla in termini tutto sommato positivi.

“Cremonese forte, ma occhio alle prime sconfitte”

Chi sicuramente è partito meglio di tutti è la Cremonese di Davide Nicola. La squadra lombarda, durante l’estate, ha adottato una campagna acquisti completamente differente rispetto, ad esempio, a quella del Lecce: ha preso in prestito giocatori dalle big del nostro campionato, come Bondo e Terraciano, e ha acquistato calciatori con grande esperienza in Serie A, come Sanabria, Baschirotto, Audero e Silvestri. A questi si aggiunge Vardy che, pur non avendo mai giocato in A, porta con sé un bagaglio enorme di partite disputate ad altissimo livello.

Alla guida dei grigiorossi c’è un allenatore che conosce molto bene non solo il nostro campionato, ma soprattutto le dinamiche della lotta salvezza: Davide Nicola. Questo mix ha permesso alla Cremonese di trovarsi addirittura in zona Europa League, ancora imbattuta, nonostante abbia già affrontato trasferte complicate come quelle di Milano (contro il Milan) e Como.

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Tuttavia, questa partenza lascia comunque dei dubbi, soprattutto a Sandro Sabatini, che ricorda l’avvio sprint del Frosinone di Di Francesco nella stagione 2023/24: anche in quel caso la squadra ciociara aveva sorpreso nelle prime giornate, ma a fine anno è retrocessa. Stesso discorso per l’Empoli di D’Aversa, che lo scorso anno aveva chiuso il girone d’andata con 20 punti ed era rimasto imbattuto nelle prime sei giornate.

La Cremonese è senza dubbio partita forte e, considerando anche la qualità della rosa, si candida a essere una delle principali favorite per la salvezza. Difficilmente, però, potrà mantenere un ritmo da Europa League. Secondo il giornalista di Sportmediaset, il vero banco di prova arriverà con le prime sconfitte: sarà allora che si capirà se i lombardi riusciranno a reggere, perché una volta entrati in un vortice negativo diventa molto difficile uscirne.

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