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Intimidazioni e insulti al vicino di casa disabile. Una vicenda andata avanti per mesi a causa del litigio per il parcheggio. Il portatore di handicap reclamava che lo spazio circoscritto dalle strisce gialle gli fosse lasciato libero, la vicina, invece, l’avrebbe utilizzato con la sua auto ostacolando all’uomo di uscire con il suo mezzo elettrico.

Alla fine, come spesso accade, in questo tipo di scontri, il caso è finito dinanzi ad un giudice. E, qualche giorno fa, è stato pubblicato un decreto penale di pena dei confronti della 34enne leccese. La gip Maria Francesca Mariano l’ha condannata alla pena di venti giorni di detenzione convertiti in una pena pecuniaria di 600 euro.

 

Ma riavvolgiamo il nastro. Le intimidazioni e gli insulti della donna nei confronti del vicino, un uomo di 69 anni (portatore di handicap ed invalido al cento per cento) sono iniziate - secondo a quanto delineato nelle indagini svolte dai carabinieri della stazione di Santa Rosa - nell’agosto del 2022. Luogo degli episodi una via in pieno centro di Lecce, non lontana dal palazzo di giustizia. Una strada in cui il posteggio è consentito solo su un lato e dove gli spazi (non delimitati dalle strisce blu della sosta a pagamento) sono quasi sempre impegnati.

Carabinieri

E proprio una faccenda di parcheggio è alla base della discussione fra i due vicini di casa. Tutta colpa - per la precisione - dell’occupazione dell’area circoscritta dalle strisce gialle e assegnata al disabile. In quegli spazi, infatti, la donna posteggiava la propria auto, pur non avendone alcun diritto, ostacolando così al disabile di usufruire il suo scooter elettrico e, a volte, anche di andare fuori di casa per via della macchina posteggiata nello stallo riservato o sul marciapiede.

 

Da qui le intimidazioni e le ingiurie che la donna avrebbe indirizzato al vicino di casa: “Ti rompo la motoretta, devi morire, ti sei condannato a morte. Ti spacco la faccio”. Intimidazioni, così come emerge dal capo di imputazione, riferite in dialetto: “Prima o poi te fazzu murire”. La denuncia esibita dal 69enne ha messo in moto le indagini che sono state coordinate da un sostituto procuratore.

I carabinieri hanno ricomposto l’accaduto. Sono stati ascoltati altri vicini ed è stata registrata anche la denuncia della parte offesa che ha riportato di essere stato offeso e minacciato in più situazioni dalla vicina di casa per via del posteggio nell’area a lui riservata perché circoscritta dalle strisce gialle.

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