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Morten Hjulmand è andato via la scorsa estate ma nel Salento ha lasciato un ricordo così talmente vivo che quasi pare faccia ancora parte della rosa del Lecce.

Affetto smisurato 

Basta farsi un giro sui suoi canali social per rendersi conto dell’affetto travolgente del popolo salentino nei suoi confronti. Tantissimi messaggi che si chiudono con cuori giallorossi, nel ricordo di due anni e mezzo fantastici, nei quali il danese ha sudato per quella maglia come pochi.

Separazione utile ad entrambi 

Poi, la scorsa estate, è arrivata la separazione, un addio doloroso ma necessario. Il Lecce ha incassato 21 milioni di euro – 18 subito ed altri 3 legati a bonus che avrebbe dovuto raggiungere lo Sporting in questa stagione, tutti maturati grazie all’ottima stagione dei biancoverdi – mentre Morten ha avuto la possibilità di confrontarsi con un calcio diverso, lottando per vincere il campionato, in effetti vinto per davvero grazie ad una cavalcata incredibile, e per arrivare più in fondo possibile in Europa League. 

Ricordiamo che lo Sporting Lisbona è stato eliminato dall’Atalanta, vincitrice poi del torneo dopo delle partite comunque equilibrate, nelle quali i lusitani hanno lasciato intravedere tutte le loro qualità. 

Morten Hjulmand

Nella top 11 

In ogni caso, la notizia di oggi riguarda la top 11 della Liga Portoghese, nella quale Hjulmand è entrato di diritto, dopo un ottima stagione fatta di 30 presenze, 2 gol, 3 assist e 12 ammonizioni. Il suo valore di mercato è quantomeno raddoppiato e tante squadre, soprattutto militanti in Premier League, hanno già chiesto informazioni sul suo conto.

Morten deve ancora crescere ma in questo momento pare aver raggiunto un livello di maturazione tale che davvero potrebbe giocare in qualsiasi campionato.

L’Europeo con la Danimarca potrebbe rappresentare un altro importante trampolino della sua carriera, nonostante la formazione scandinava abbia tanti giocatori interessanti in quel ruolo e farsi spazio a centrocampo non è cosa facile.

Corvino lo ha scovato in una compagine che occupava l’ultimo posto del campionato austriaco. Il talento cresce davvero ovunque, basta solo saperlo cercare. E Morten Hjulmand ne è la prova più tangibile. 

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