Questo è il Medon Berisha che conosciamo
Una buona prestazione dell'albanese che regala fiducia per il futuro
Lo abbiamo sempre detto, scritto, affermato. Medon Berisha è un giocatore che in Serie A ci sta benissimo, che in questo Lecce ci sta benissimo, che può e deve dare sempre quel qualcosa in più alla manovra perchè ne ha le qualità.
La nostra pagella
Dopo qualche apparizione opaca ed una fascia di capitano a San Siro in Coppa Italia, ieri ci è parso di vedere veramente in campo il centrocampista albanese. Qualità e quantità messe al servizio del Lecce, in un ruolo più consono alle sue caratteristiche, in una porzione di campo che Berisha sente sua. Di Francesco ha deciso di giocare con due centrocampisti più schiacciati, in quello che sembrava a tutti gli effetti un 4231, e questa intuizione tattica ha dato i suoi frutti, con il Lecce che ha sofferto di meno le sortite offensive rossoblù.
Berisha 6,5
Bene nella prima frazione di gara, ci mette lo zampino sul gol di Coulibaly. Nella ripresa perde un po' di smalto ma muove sempre bene il pallone. Suo il corner del 2-2.
Caratteristiche differenti
Medon Berisha ha caratteristiche differenti rispetto al resto dei suoi compagni di reparto. Se Ramadani e Coulibaly hanno maggiormente nelle corde la fase di interdizione, il classe 2003 è un verticalizzatore nato, capace di vedere corridoi e spazi dove gli altri non riescono. Ieri, ad un certo punto, ha iniziato a sventagliare con regolarità e precisione, dimostrando una pulizia di calcio non indifferente. Ha avuto anche l’opportunità di calciare una punizione dal limite ma in quell’occasione non è stato preciso, tirando addosso alla barriera.
Ha 22 anni è necessario che maturi ancora e qualche passaggio a vuoto non gli farà sicuramente male. Eppure, siamo certi che questo possa essere l’anno della sua consacrazione, quello nel quale mostrare le sue vere potenzialità.
Eusebio Di Francesco ci crede, punta su di lui e lo ha già dimostrato con i fatti. Adesso tocca a Medon proseguire sulla strada della continuità, rischiando il meno possibile e dimostrando avere la testa giusta per affrontare un campionato che si preannuncia lungo e difficile.