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Aveva gli occhi addosso, da diversi mesi, da parte degli osservatori, degli scout e dei direttori sportivi di un mare di società calcistiche di A, di B e persino dall’estero. Sulle sue tracce c’erano infatti Salernitana, Genoa (forse quella che si era avvicinata di più a lui nel recente passato), Frosinone, Sampdoria, Parma, Sassuolo, Catanzaro, Udinese, Ascoli, Venezia, Ternana, Nizza e Sochaux (e questi sono solo i club noti…), ma alla fine è stato il Lecce di Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera a spuntarla e ad assicurarsi uno dei più fulgidi talenti delle serie minori, scommettendo su un calciatore che potrà crescere, affermarsi e – ci auguriamo – esplodere definitivamente nel panorama nazionale e non solo: parliamo di Hamza Rafia, centrocampista di 24 anni di nazionalità tunisina, proveniente dal Pescara. L’entourage del sodalizio di Via Costadura è riuscito a concludere una trattativa fortemente voluta anche da mister Roberto D’Aversa, il quale lo ha costantemente osservato sia in allenamento sia nei match casalinghi presso la sua città (ovvero proprio il capoluogo abruzzese) e a portare al Lecce le sue prestazioni per una cifra di 600.000 euro, più bonus legati a presenze e rendimento (per un importo di altri 600.000 euro), più il 15% sulla futura rivendita. Un investimento oneroso, ma senza dubbio programmato per una visione a lungo termine della sua crescita, visto che il calciatore ha stipulato con la società di Saverio Sticchi Damiani un contratto della durata di tre anni con opzione di prolungamento per i successivi due. Praticamente, un periodo di un lustro che la dice lunga sulle intenzioni dei giallorossi di infondere tutti gli sforzi possibili per la sua crescita, la sua affermazione e la sua decisiva consacrazione. Sul piano prettamente tecnico, si tratta di un’altra Corvinata, un autentico colpaccio, dato che il DS degli abruzzesi, Delli Carri, stimava la sua valutazione nell’ordine dei 4/5 milioni di euro (sebbene il suo presidente fosse stato più cauto e avesse abbassato l’asticella delle pretese a poco più di un milione, data la dimensione del mondo della trattativa, gioco forza ancorato alle logiche della terza serie italiana).


Hamza Rafia nasce in Tunisia, a Kalaat Senan, il 2 aprile 1999. Si trasferisce da piccolo in Francia assieme alla famiglia. Inizia a giocare a calcio a Lione con l’SC Bron Terraillon (squadra del quartiere di Terraillon nella città metropolitana di Lione, città e quartiere che da sempre dimostrano un certo feeling con la popolazione nordafricana) dal 2005 al 2009 per poi trascorrere soltanto un anno – quello successivo - al Bron Grand Lyon.

Grazie alle ottime prestazioni fornite durante alcuni tornei giovanili, riceve l'attenzione da parte di osservatori di diversi club, tra i quali quelli dell'Olympique Lione, che nel 2010 gli fanno firmare un accordo da tirocinante della durata di due anni, poi rinnovato con un contratto professionistico vero e proprio. Dopo aver scalato tutti i ranghi delle giovanili, nella stagione 2015/2016 il giovane Hamza trova spazio nell’Olympique Lyon II, la seconda squadra del club. Esordisce il 28 Maggio 2016 (a 17 anni) nella National II – ovvero la quarta serie francese – nel match casalingo perso per 3-4 contro l’Yzeure, da titolare. Dopo 7 giorni, bissa l’impegno nella debacle rimediata in trasferta contro il Lyon-Duchere (4-1).

E’ probabilmente considerato troppo acerbo per impegni come quelli del calcio semiprofessionistico, per cui nell’annata successiva resta ai margini ma trova il debutto nella Youth League, subentrando a 6 minuti dalla fine nel match contro la Juventus di Fabio Grosso: il suo apporto non cambia il risultato, il quale resta, al fischio finale, di 0-3 in favore dei piemontesi.

L’annata 2017/2018 vede Rafia ancora lontano dalla considerazione cercata, anche se a Marzo del 2018 torna a calcare i campi della National II, aiutando a salvare la sua squadra e collezionando 6 presenze complessive.

E’ il preludio al maggiore minutaggio che ottiene fin dagli albori dell’annata 2018/2019: Hamza diventa un punto fermo del Lyon II e, dividendosi fra i ruoli del centrocampista centrale e dell'ala destra, colleziona ben 18 presenze, 4 reti (la prima realizzata all’esordio in stagione contro il Monaco) e un assist. Va quindi a buon fine il tentativo di indirizzare il suo enorme talento naturale verso un’applicazione pratica, facendolo diventare un giocatore molto più concreto e funzionale rispetto agli inizi.

I numeri della stagione 2018/2019 di Hamza Rafia al Lyon II. Da notare l'altissima percentuale di dribbling conclusi positivamente e l'indicatore del numero di assist per partita (praticamente, un passaggio decisivo ogni due incontri) [fonte: Tuttitalenti.com]


Ma, soprattutto, è assoluto protagonista nella Youth League, trascinando i compagni fino ai quarti di finale con 7 match disputati, 3 gol e 4 assist, con cui abbatte avversari del calibro di Manchester City, Shaktar Donetsk e Ajax, questi ultimi ‘forati’ da una sua marcatura realizzata con una conclusione (da urlo) da centrocampo.


Non sa ancora che proprio quel gol ai lancieri si rivela decisivo. Il 16 luglio 2019 approda in Italia, alla Juventus, per 400.000 euro più bonus, valutati in una quota massima di 5 milioni di euro, più un ulteriore bonus del 20% sulla plusvalenza derivante da un possibile trasferimento futuro. Gran parte del costo sostenuto dai bianconeri è ‘imposto’ dal calciatore come indennizzo per la sua crescita: ‘Hamza è arrivato a Torino alla fine del suo contratto con il Lione. La scintilla è scoccata due anni fa, fece una grande partita contro l’Ajax segnando un gran gol da metà campo.  Paratici insieme agli scout bianconeri lo osservò proprio in quella occasione. Mi ricordo che inizialmente non voleva firmare il contratto senza che la Juve non riconoscesse una somma di denaro al Lione, in segno di rispetto a quella società che lo aveva cresciuto e accolto nelle sue fila quando era molto giovane’, confessa il suo agente Bilel Ghazi. Più tardi, lo stesso Hamza rivela: ‘Ho trascorso nove anni a Lione, ma sentivo che loro non contavano davvero su di me. Quando hai 20 anni e non hai ancora fatto molto con la prima squadra ... mi sarebbe piaciuto vincere al Lione, come hanno fatto tanti giovani. Dopo di che, si è presentata l'occasione con la Juventus Under 23. Ho firmato con il Lione e me ne sono andato, entrambi i presidenti volevano fare le cose per bene in modo che fosse possibile un'indennità di trasferimento. Mi ha permesso di andare in un grande club e di giocare. Il Lione mi ha sempre trattato bene e questo compenso è stato anche un modo per ringraziarli. È stato tutto fatto amichevolmente, era solo la fine di un rapporto e non ci sono stati disaccordi’. Aggregato alla Juventus Under 23, la seconda squadra bianconera militante in Serie C, il 26 agosto debutta in campionato nel derby contro il Novara, perso per 2-0, mentre il 19 dicembre mette a segno su calcio di rigore la prima marcatura italiana, permettendo alla sua squadra di accedere alla semifinale di Coppa Italia Serie C. Il 27 giugno 2020 vince il primo trofeo con i bianconeri, la Coppa Italia Serie C; nella finale segna il gol che permette ai suoi di prevalere sulla Ternana di Giuseppe Torromino e Guido Marilungo per 1-2. A fine anno, sono 29 le presenze, esaltate da 3 gol (tutti in coppa di categoria, curiosamente ai quarti, in semifinale e poi, appunto, in finale) e 3 assist.

Alla luce di una partenza col botto con la Juventus Under 23 (due partite da titolare inamovibile e un assist), il 17 ottobre 2020 viene convocato da Andrea Pirlo in prima squadra (per il match contro il Crotone) a causa delle numerose assenze nel suo reparto (‘è un funambolo imprendibile, come tocca il pallone gli avversari entrano in apprensione, per fermarlo ci vuole un raddoppio sistematico’, rivela Calciomercato.com), senza però riuscire a debuttare. Dopo 8 giorni, replica in vista della gara contro il Verona. Arriva così il 13 gennaio 2021 con la gara valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Genoa: qui, Hamza riesce a compiere il proprio debutto con i bianconeri, subentrando nel corso del secondo tempo a Manolo Portanova, già suo compagno di squadra nel secondo organico bianconero, e segnando anche il primo gol col club, quello del 3-2 definitivo che permette alla Juventus di passare il turno. Per tutta la durata della sua permanenza in campo, si cerca in continuazione con Cristiano Ronaldo ed è proprio il fuoriclasse portoghese uno dei compagni che si congratula di più con lui. ‘Sono molto contento: domenica ero a Carrara per giocare con l'Under 23 e adesso sono qui a far vincere la Prima Squadra in Coppa Italia. A chi dedico il gol? A mia mamma, sicuramente’, confessa emozionato Hamza. All’indomani del match, Eurosport lo celebra così: ‘Ieri sera, oltre al disordine della sua heatmap che presenta tante zone calpestate, ci sono 42 tocchi (più di Portanova che si è fermato a 30 in 77’ e 10 in meno rispetto a Wesley che ha giocato 120’), una precisione dell’87%, due dribbling riusciti sui tre tentati e ben 4 contrasti vinti a terra sui 6 in cui ha preso parte. Logico, ci sono anche 9 palle perse perché il giocatore è ancora grezzo e nervoso per i grandi palcoscenici, però ha lasciato un buon gusto in bocca alla gente che lo ha visto. Soprattutto per intraprendenza e voglia di fare. Se questo è il biglietto da visita, beh non c’è male: benvenuto Hamza Rafia’.


‘Mi stavo riscaldando e all'improvviso il vice-allenatore mi ha fatto cenno con la mano. Ero pronto ma eravamo allo stesso tempo in parità, dal 2-0 al 2-2 ... pensavo che mi sarei seduto in panchina. Ma quando il vice chiede a Pirlo se "il ragazzo entra comunque", il Mister risponde "sì certo". Là ho visto che si fidava di me e io volevo ripagarlo. Cosa è successo dopo, lo sapete...’.

Grazie a quel gol, Rafia marchia a fuoco il suo nome nella rosa della squadra maggiore e a fine anno è automaticamente uno dei calciatori che si fregia della vittoria della Coppa Italia. Praticamente, in due anni, Hamza conquista le due coppe nazionali principali (una con la formazione B, l’altra con quella principale) sotto lo stesso club. Chiude l’annata con 25 match disputati, 3 reti e 6 assist

Il 18 agosto 2021, dopo due stagioni in Italia, si trasferisce in prestito con obbligo di riscatto a determinate condizioni allo Standard Liegi. La voglia è di farlo misurare in un campionato diverso.


Due giorni dopo compie il proprio debutto con il club nella gara vinta di misura contro l'Ostenda, nella quale subentra a Gojko Cimirot. E’ un’esperienza complessiva con più ombre che luci (un solo assist, dispensato in Croky Cup - ovvero la coppa nazionale - contro il Beershot), tant’è vero che il 31 gennaio 2022 risolve anticipatamente il prestito alla Standard Liegi e viene ufficializzato il suo passaggio, sempre in prestito, alla Cremonese, fortemente voluto da Fabio Pecchia, suo ex allenatore bianconero. Il 6 febbraio successivo debutta in Serie B, subentrando a Cristian Buonaiuto nel secondo tempo della vittoria per 3-2 contro il Monza. A fine stagione, con 12 presenze all'attivo, conquista la promozione in Serie A con i grigiorossi in virtù del secondo posto finale in campionato.

Tornato alla società bianconera per la stagione appena conclusa, viene aggregato alla seconda squadra (in Serie C), rinominata nel frattempo Juventus Next Gen, in cui torna a segnare il 17 settembre 2022, in occasione della sconfitta per 3-2 in casa del Renate, su calcio di rigore. Il 27 gennaio 2023, reduce da 14 presenze, due reti e quattro assist nella prima metà di campionato, lascia la squadra bianconera per accasarsi a titolo definitivo al Pescara (dietro il riconoscimento di una percentuale compresa fra il 40% e il 50% di una possibile futura rivendita in favore dei bianconeri), sempre in Serie C, con cui firma un contratto valido fino al 30 giugno 2025. Due giorni dopo debutta in campionato con i biancoazzurri nella sconfitta interna per 0-4 contro il Foggia. I numeri offerti da Hamza Rafia crescono sensibilmente, soprattutto grazie all’intuizione di Zdenek Zeman di schierarlo come mezzala sinistra: aggiungendo quelli della precedente militanza nella Juventus Under 23 (nel girone A della Serie C) a quelli della successiva al Pescara (nel gruppo C della stessa categoria), il centrocampista tunisino totalizza 2 reti (entrambe realizzate con conclusioni da dentro l’area, una contro il Renate, l’altra relegata al Novara di Simone Ciancio) e confeziona ben 11 assist in tutto il torneo. Per lui, sono 26 le presenze durante la stagione regolare, per un totale di 1556 minuti giocati. Raggiunge una percentuale di precisione passaggi pari al 77,32%, si produce in 20 tiri (dei quali il 55% nello specchio della porta) e tenta 63 cross. Anche se gli vengono comminate ben 6 ammonizioni, Rafia subisce più falli di quanti non ne commetta (48 vs. 36). Dimostra inoltre di essere un buon recuperatore di palloni (67 i possessi riconquistati). Sul fronte del mismatch contro gli avversari, fronteggia 280 duelli, vincendone il 46,79%; su quelli aerei (suo punto debole), però, supera di poco il 39%. Quello che però balza subito all’occhio del suo gioco è l’enorme quantità di dribbling tentati (149) e vinti (ben il 62,42%), segno che su quel tipo di fondamentale è un top player assoluto per la categoria.

Con numeri del genere, Rafia attira le attenzioni di tutta Italia. E’ allora che il suo agente, Yvan LeMee, ammette che ‘Hamza è un marziano per qualità tecniche in questa serie C. Perché è in C? E' un peccato, perché nessuna italiana si è mossa con convinzione dopo la sua stagione alla Juventus. Adesso è al Pescara e spero che vada bene, Zeman ci vuole puntare. Le società devono prendere le decisioni e rispettarle, non parlando ai ragazzi e poi non mantenere le promesse…’, pungendo il club bianconero, che a suo avviso avrebbe scaricato il talento cristallino di Rafia troppo presto. I tifosi pescaresi, però, sono tutti ai suoi piedi (lo eleggono miglior biancazzurro dell’anno). E continueranno a stropicciarsi gli occhi durante i playoff: in 6 gare, Hamza si produce in giocate spettacolari ed è una gioia da vedere, grazie ai due assist dispensati nella sfida di ritorno nei quarti di finale contro la Virtus Entella, al gol su rigore nel pareggio della semifinale d’andata contro il Foggia (2-2) e all’assist per il gol del vantaggio per 2-1 (poi vano) di Desogus nella sfida di ritorno. I satanelli però eliminano gli abruzzesi ai rigori e Rafia esce mestamente dai giochi e dalla corsa ad una promozione che sarebbe stata tutta incentrata sul suo nome. Chiude comunque l’annata con 33 presenze complessive, 3 reti e ben 15 assist. Tanta roba per la categoria.

Hamza Rafia arriva al Lecce con un curriculum di 142 partite disputate nei vari club in cui ha militato (fra Serie B, Serie C, Jupiler League, coppe nazionali, gare giovanili e Youth League), impreziosite da 16 gol e 30 assist.

Essendosi trasferito (come già detto all'inizio) assieme alla sua famiglia dalla Tunisia alla Francia da piccolo, Rafia è in possesso della doppia cittadinanza dei due Paesi, e ciò si è riverberato sulla sua convocabilità per le selezioni nazionali. Il 10 Febbraio 2016, debutta nella Francia Under 17 di Bernard Diomede ed è titolare per tutti e 90 i minuti nell’incontro amichevole disputato contro i pari età della Danimarca e vinto 3-1. Condivide il campo con compagni del calibro di Ibrahima Konatè e Malanga Sarr. Qualche mese dopo (il 30 agosto), lo stesso coach lo chiama per aggregarlo all’organico Under 18, in quel frangente sconfitto per 2-0 dai pari età della Svizzera di Asllani. Poi, decide di abbracciare la causa tunisina ed esordisce con la maglia delle Aquile di Cartagine il 6 settembre 2019, a 20 anni, nel match vinto per 1-0 contro la Mauritania subentrando al 75° e offrendo, dopo soli due minuti, l'assist per il gol decisivo di Amor Layouni. Entrato a far parte ormai stabilmente nel giro del nazionale, nel dicembre 2021 viene convocato per la coppa continentale del mese successivo, disputando 4 gare, tra cui l’incontro dei quarti di finali perso contro il Burkina Faso. Fino ad ora, Rafia ha collezionato 19 caps con la maglia della Tunisia, unitamente a 2 assist forniti. Manca dalle convocazioni, però, da più di un anno ormai.

La carriera di Hamza Rafia non è stata fortunatamente costellata di infortuni seri. A inizio 2021 patisce una lesione di basso grado del legamento collaterale mediale del ginocchio destro che lo tiene lontano dal campo per circa un mese. A maggio dello stesso anno incappa in un infortunio alla coscia sinistra ed è costretto a restare ai box per 17 giorni e saltare 2 gare. A luglio 2021 contrae il Covid e resta in quarantena per 12 giorni, obbligando fra l’altro l’intera prima squadra all’isolamento fiduciario sebbene si fosse aggregato al suo organico da relativamente poco. Infine, ad aprile di quest’anno rimedia un affaticamento agli adduttori e quindi rimane precauzionalmente inattivo per una settimana.

Il ritratto di Hamza Rafia disponibile su Football Manager 2023 parla di un centrocampista offensivo che può ancora migliorare, di piede solo destro e personalità equilibrata, alto 180 centimetri e con un peso forma di 75 chilogrammi. Può praticamente spaziare ovunque nella porzione mediana del campo, ricoprendo il ruolo di mezzala, di centrocampista avanzato, di trequartista, di rifinitore, così come di ala (sia a destra, sia a sinistra – ovviamente a piede invertito) e di attaccante esterno. Sicuramente, ha un’enorme propensione ad offendere piuttosto che a occupare una posizione conservativa, tant’è vero che è in grado di dettare efficacemente l’ultimo passaggio.

Fra i suoi punti di forza, il videogame calcistico manageriale esalta la sua versatilità e la sua capacità di disimpegnarsi in almeno due ruoli, la sua capacità di dribbling che lo rende un avversario davvero difficile da fronteggiare, il suo carisma, il fatto che si tratta di un giocatore convocato in nazionale, la possibilità di emergere in senso assoluto, un giorno, se verrà allenato come centrocampista centrale puro (un box-to-box, per intenderci), il suo equilibrio e la sua abilità col pallone – aspetti che lo rendono un giocatore abbastanza dotato e prestante – e il suo essere misurato nelle scelte e nei comportamenti. Di contro, Rafia può avere difficoltà ad adattarsi al gruppo centrale di una nuova rosa, deve perfezionare qualche movimento offensivo per emergere in maniera importante e decisiva, ha scarsa abilità aerea e quindi è poco pericoloso sulle palle alte, sembrerebbe essere abbastanza egoista, non ama i big match e utilizza solo un piede.

Sul piano mentale, Rafia non sembra essere in grado di esprimere una grande aggressività. Al contrario, però, è determinato e fortemente ambizioso. Certe volte perde la concentrazione, ricorrendo a giocate ‘sporche’ per colmare il gap, e tende a nascondersi un po' nei momenti decisivi, ma compensa con un buon grado di professionalità. Potrebbe in futuro accrescere la sua propensione ad un maggior lavoro in allenamento.

Dal punto di vista tecnico, psicologico e fisico, le principali qualità di Hamza Rafia sono il controllo di palla e il dribbling (entrambe a 15/20). L’enorme tecnica di cui dispone lo fa essere pericoloso sui corner, sui cross, sui passaggi chiave e sui calci piazzati. Ha visione di gioco e sa concludere dalla distanza. E’ abbastanza veloce, rapido ed agile, mentre ha poca forza e potrebbe far meglio sul piano motivazionale, sull’impegno profuso, sul migliorare il senso della posizione e sul gioco di squadra. Nonostante la struttura fisica, Rafia potrebbe oltremodo accrescere i suoi indici di forza. Senza dubbio, è un calciatore che ama correre palla al piede e quindi basa il suo gioco sul ‘testa bassa e pedalare’, perdendo talvolta di vista lo sguardo d’insieme.

L’abilità attuale di Hamza Rafia secondo Football Manager 2023 è pari a 56/100, mentre quella potenziale si issa fino a 68/100.

Le caratteristiche tecniche, psicologiche e fisiche di Hamza Rafia secondo Football Manager 2023


Su Hamza Rafia, abbiamo chiesto un parere a Massimo Sanvitale, giornalista abruzzese vicino all’ambiente del Pescara, il quale ci ha confessato di essere al cospetto di ‘un centrocampista di grandissima classe. E’ una mezzala che può indifferentemente giocare sia a destra sia a sinistra. Ha un dribbling molto significativo e gli avversari raramente riescono a fermarlo quando si produce in quel fondamentale. E’ un giocatore che preferisce l’assist al gol e negli ultimi tempi ha provato tantissimo a sviluppare quel lato del gioco, a volte anche eccessivamente. Non è velocissimo, ma Zeman – con la preparazione e il miglioramento della sua condizione fisica – lo ha migliorato anche sotto quest’aspetto’.

Il nostro Davide Mandorino (amico di Pianetalecce e allenatore con patentino Uefa B) lo ha visionato all’opera e ha tracciato un suo profilo: ‘Normolineo, somatotipo mesomorfo tendente endomorfo. Giocatore dotato di forza e di una buona struttura muscolare. Ha qualità tecniche notevoli. Destro naturale che usa con tutte le parti anatomiche: collo, interno, mezzapunta esterna, ecc. Ha un calcio pulito, sia sul corto che sul lungo. Buono il primo controllo e la difesa del pallone anche spalle alla porta, supportata dalla struttura fisica. È un giocatore a cui piace dribblare l'avversario, anche in spazi ristretti evidenziando così buona agilità. Forte nell'1v1 offensivo, da migliorare quello difensivo. È dotato di una notevole visione di gioco, gioca palle filtranti tipiche da trequartista. Migliorabile lo scambio nello stretto con gli uno-due. Forse una difficoltà è rappresentata dall'atteggiamento rinunciatario in alcuni frangenti della gara, come se tenda a lasciarsi andare. Per me è un giocatore che ha grandi qualità, che dovranno essere assolutamente supportate da una condizione fisica tirata a lucido. Se così sarà sono sicuro che le sue giocate potranno farci strappare tanti applausi’.

Hamza Rafia è considerato un talento, forse un po' inespresso. Ai tempi del Lione era ritenuto un vero e proprio gioiello del club transalpino che però non ha potuto far nulla contro la volontà del calciatore e contro la convinzione della stessa Juventus di portarlo in Italia. E’ bravo a saltare l’uomo e altamente ricco di personalità, uno di quei giocatori offensivi dall’elevato tasso tecnico, che fa dell’eleganza e dei colpi di classe i suoi migliori pregi. E’ inoltre dotato di grande estro ed ha un innato senso dell’assist. Poi, è molto abile a giocare tra le linee. Non è un goleador ma dà un grosso contributo alla fluidità della manovra avanzata e riesce a trovare varchi anche quando le difese si schierano e sembra che non ci siano spazi per servire gli estremi offensivi della sua squadra. Bravo dietro le punte, come seconda punta ed eventualmente anche come mezzala (se guardato a vista). E proprio sull’impiego (anche futuro) come mezzala, Hamza ha le idee chiare: ‘Sono rimasto sorpreso anch’io per quello che sono riuscito a fare come mezzala. Sono contento. Secondo me può davvero essere il mio ruolo in futuro. Ho fiducia in me e nelle mie qualità per poter interpretare questo nuovo incarico al meglio delle mie possibilità’.

Lo spidergram di Hamza Rafia disponibile su Football Manager 2023. Come si può notare, la punta principale verge sulla tecnica, mentre quella meno ‘lusinghiera’ è riferita al gioco aereo


Al centro della sua vita da calciatore professionista c’è un legame indissolubile con un gigante del football mondiale: Karim Benzema. E’ lo stesso Hamza che lo rivela: ‘Vivevamo nella stessa strada. Ero molto amico del suo fratellino. Entrambi abbiamo iniziato all'SC Bron Terraillon. Al Lione avevamo gli stessi allenatori, giocavamo sugli stessi campi… Volevo diventare come lui, sperando che questo fosse solo l'inizio. Karim mi consiglia, mi fa arrivare messaggi tramite i suoi fratelli. Quando torniamo a Lione, proviamo a vederci’

Rafia (a sinistra) assieme a Benzema (al centro) e ad un loro amico in un loro recente incontro (fonte: Fanpage)


Big Dream Karim ha addirittura voluto dedicare un pensiero ad Hamza Rafia dopo il gol decisivo al Genoa: il bomber francese di origini algerine, ha postato una foto dell'esultanza del giovane attaccante bianconero, complimentandosi con lui per la performance con la scritta 'Vamonos'. Un motivo di grande orgoglio per Rafia che non ha mai nascosto la stima per Benzema, che conosce da tanti anni e che rappresenta per lui un modello a cui ispirarsi.

I complimenti di Karim Benzema ad Hamza Rafia per il suo gol al Genoa (fonte: Instagram del calciatore)


Inoltre, ha avuto a che fare da molto vicino con un altro fuoriclasse del calibro di Cristiano Ronaldo ai tempi della militanza alla Juventus: ‘Potersi allenare con un giocatore del genere conferma che sei sulla strada giusta. È un esempio, uno stimolo per il futuro. È molto motivante essere al suo fianco. Per me, questa non è una fine. Ma solo l’inizio. Si allena sempre duramente. Questa è la definizione della parola lavoro’, ammette Hamza.

Probabilmente, l’uomo di sport a cui Rafia è più grato in riferimento al suo esponenziale miglioramento come calciatore è Zdenek Zeman (come testimonia la foto in didascalia). Il maestro boemo, con lui al Pescara, ha dato spazio una suggestione in testa: provarlo nel ruolo di centrocampista di qualità. La fantasia c’è, la visione di gioco pure, meno invece il passo che gli impedisce di rendere al massimo nel tridente offensivo. Rafia è diventato quindi protagonista della zona mediana degli abruzzesi con una ‘conversione’ simile a quella compiuta da Marco Verratti nel 2012, schierato in regia proprio da Zeman (nella storica annata della promozione in A del Pescara) dopo anni di prove da trequartista con risultati poco positivi. 'Ringrazio mister Vivarini per il paragone con Zizou, ma sono concentrato solo sulla squadra e sugli obiettivi da conquistare. Sono contento per gli assist e ancora di più per Lescano, Merola e Kokaj che stanno facendo benissimo. Zeman l'ho conosciuto nell'anno a Pescara con Insigne, Immobile e Verratti e da quando è arrivato mi sono messo solo a disposizione del mister per imparare sempre di più. I gradoni? Non li avevo mai fatti, ma il lavoro paga. Si vede che in campo andiamo sempre più forte, io per primo' ammette Hamza, ad un certo punto della stagione in Abruzzo, in un'intervista.

Al suo trasferimento al Lecce, le parole di ringraziamento di Hamza sono state più che doverose anche per un personaggio che, anche quando è passato da Lecce, ha lasciato un segno meraviglioso, soprattutto fra i tifosi.


E’ vero: il Lecce ha schiuso le porte verso una scommessa. Acquistare un calciatore che ha militato nella terza serie e catapultarlo nel calcio che conta così, di botto, può essere un azzardo. Hamza però ha dimostrato di avere colpi di caratura importante, movimenti geniali e giocate sorprendenti. Nel Salento può davvero trovare un ambiente che penderebbe dalle sue labbra (e dai suoi piedi, visto come tratta il pallone…) e, sulle ali dell’entusiasmo, potrebbe davvero diventare un viatico all’altezza delle difficili sfide che il campionato di Serie A riserverà. In fondo, con l’ultimo arrivo sbocciato nella cantera del Lione (un certo Samuel Umtiti) e approdato in giallorosso è andato tutto meravigliosamente per il verso giusto: potrebbe succedere di nuovo con Rafia. E poi, Lecce è sempre stata amante dei talenti e degli estrosi: potrebbe ritrovarsi in campo una piacevole e straordinaria sorpresa e aumentare la collezione di calciatori che fanno innamorare tutti con la loro fantasia.

مرحباً, حمزة!

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