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Il cambio dell’ora avverrà nella notte tra il 28 e il 29 ottobre, quando le lancette andranno indietro di un’ora

Tra pochi giorni, saluteremo l’ora legale e torneremo all’ora solare. Questo significa che dormiremo un’ora in più, ma avremo anche un’ora di luce in meno al pomeriggio. Ma quando e perché si cambia l’ora? E quali sono le conseguenze per la nostra salute e il nostro ambiente?

Quando si cambia l’ora

Il cambio dell’ora da legale a solare avverrà nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre 2023. Alle ore 3 del mattino, le lancette dell’orologio andranno spostate indietro di un’ora, diventando le 2. Questo passaggio avviene ogni anno nell’ultimo fine settimana di ottobre, mentre il cambio da solare a legale si verifica nell’ultimo fine settimana di marzo.

Il cambio dell’ora viene effettuato di notte per minimizzare i disagi per i trasporti e le comunicazioni. La maggior parte dei dispositivi elettronici si aggiorna automaticamente, ma bisogna ricordarsi di regolare manualmente gli orologi analogici.

Perché si cambia l’ora

Il cambio dell’ora è una pratica che risale alla fine del XIX secolo, quando alcuni paesi europei decisero di adottare l’ora legale durante la stagione estiva per sfruttare meglio la luce naturale e risparmiare energia elettrica. L’Italia introdusse l’ora legale nel 1916, durante la prima guerra mondiale, seguendo l’esempio della Germania e della Gran Bretagna.

L’idea alla base del cambio dell’ora è di sincronizzare il ritmo della vita sociale con quello del sole, in modo da ridurre lo spreco di illuminazione artificiale. Tuttavia, questa pratica è stata spesso oggetto di critiche e controversie, sia per i suoi effetti sulla salute umana, sia per i suoi reali benefici ambientali ed economici.

Quali sono le conseguenze del cambio dell’ora

Il cambio dell’ora comporta una variazione del nostro ciclo circadiano, ovvero il ritmo biologico che regola il sonno, la veglia e altre funzioni fisiologiche. Questa variazione può causare alcuni disturbi temporanei, come stanchezza, insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione e mal di testa.

Per adattarsi al nuovo orario, si consiglia di seguire alcune semplici regole, come andare a letto e alzarsi alla stessa ora, evitare alcol e caffeina prima di dormire, esporsi alla luce naturale durante il giorno e fare attività fisica moderata.

Il cambio dell’ora ha anche delle implicazioni ambientali ed economiche. Secondo alcuni studi, l’ora legale permetterebbe di risparmiare circa il 5% del consumo di energia elettrica per l’illuminazione. Tuttavia, altri studi sostengono che questo risparmio sarebbe annullato dall’aumento del consumo di carburante per il riscaldamento o il raffreddamento degli ambienti. Inoltre, il cambio dell’ora avrebbe un impatto negativo sul turismo, sull’agricoltura e sull’allevamento.

Il futuro del cambio dell’ora

Nel 2018, la Commissione Europea ha proposto di abolire il cambio dell’ora a partire dal 2021, lasciando ai singoli Stati membri la scelta tra mantenere l’ora solare o l’ora legale tutto l’anno. La proposta è stata motivata dalla volontà di rispondere alle richieste dei cittadini europei, che in una consultazione pubblica avevano espresso una netta preferenza per la fine del cambio dell’ora.

Tuttavia, la decisione definitiva non è ancora stata presa a causa delle difficoltà di coordinamento tra i paesi e dei dubbi sulla sua opportunità. L’Italia non ha ancora espresso una posizione ufficiale, ma secondo alcuni sondaggi la maggioranza degli italiani sarebbe favorevole all’abolizione del cambio dell’ora e alla permanenza dell’ora legale.

Per ora, quindi, dobbiamo prepararci al ritorno all’ora solare e al buio che arriva prima. Ma forse, in futuro, potremo dire addio a questo rito annuale e goderci un orario più stabile e uniforme.

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