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Morten Hjulmand, capitano del Lecce, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport, facendo il punto della situazione riguardo il campionato dei giallorossi. 

IN SCIVOLATA

“Mi è successo a Udine. Evitai un gol, ma se entri in scivolata hai sbagliato, così diceva il forte difensore Alessandro Nesta. A me piace da impazzire, ma è un gesto estremo, se sei in ritardo allora devi intervenire così”.

A LECCE 

“Il mio sogno ora è salvarmi con il Lecce. Mi sono innamorato di questa terra. Vivo nel centro storico, sto imparando a conoscere i dintorni. Amo il mare, adoro Santa Caterina, sopra Gallipoli. C’è sempre il pesce fresco. Io la mia fidanzata Emilie e il nostro cane Olau stiamo benissimo qui. La mia ragazza ha 20 anni, era venuta con me in Austria, ne aveva 16. Lo so da voi qui è diverso, mi vorrei sposare prima o poi”.

OBIETTIVI 

Sono pazzo della Premier League. Sono un tifoso dell’Arsenal. Arteta in due anni ha cambiato tutto, la mentalità, ora giocano benissimo. Grande intensità, maggiore rispetto alla Serie A, che mi piace moltissimo, perché ci sono giocatori di straordinaria qualità. Volevo la Serie A”.

A CENTROCAMPO 

Cerco di stare sempre vicino all’avversario con l’idea di portagli via il pallone. Vado a prendere uomo e pallone per aiutare la squadra. Credo di aver migliorato la fase difensiva. Ora siamo in A ed è tutta un’altra storia rispetto alla B. Lavoro tanto, guardo i video, ..- il livello si è alzato parecchio soprattutto fisicamente”.

CAPITANO 

Mi piace, ma penso a fare il calciatore. Contro il Cittadella, in Coppa Italia, non era ancora stato deciso nulla, poi mi è stata d<ta la fascia alla prima con l’Inter. L’allenatore Baroni mi ha detto:”tu sei il capitano”. Farlo significa esserci sempre, ma qui c’è anche altra gente con forte personalità. Parlo sempre in italiano perché è giusto che gli stranieri imparino. Poi, chiaro, che dentro lo spogliatoio si parla anche inglese”.

CRESCITA

"La crescita c’è stata, ora si vede il vero Lecce. Io ho subito l’espulsione contro la Roma, dove abbiamo perso in 10. In qualche partita siamo stati sfortunati. Contro Bologna e Juventus non abbiamo fatto bene. Poi, però, abbiamo cominciato a fare davvero bene insieme. Mancava l’ultimo step, siamo cresciuti come intensità, ci abbassiamo di meno, andiamo più nel campo degli avversari e prendiamo l’uomo sempre. Cerchiamo di verticalizzare tanto, Banda sta crescendo e Strefezza è fortissimo”.

MODELLO. 

Brozovic dell’Inter. Ho cercato di imparare molto da lui. Quando vedo come prende palle è un piacere. Poi sta sempre vicino ai difensori”.

MONDIALE

Ero stato chiamato a giugno ma non avevo giocato. Sarebbe stato un grande sogno, ma cercherò di fare sempre bene qui”.

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