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Durante la puntata di Pl Talk, andata in onda sul canale Twitch di Pianetalecce, è intervenuto il giornalista de “Il nuovo Quotidiano di PugliaFrancesco De Pascalis, per parlare del calciomercato del Lecce, tra la presentazione di Di Francesco e l'arrivo di Kouassi. Queste le sue parole:

 

Un commento su Kouassì

È il classico colpo del solito, sornione Pantaleo Corvino, che va a pescare dalla Serie B francese mentre tutti parlano con certezza di profili come Oristanio o Augello — piste che, secondo me, non percorrerà mai, perché o sono troppo avanti con l’età, o sono fuori budget. Corvino si muove secondo i canoni tradizionali di un direttore sportivo serio, dietro cui lavora uno scouting strutturato e una rete di osservatori di alto livello.

Quello della Ligue 2 è un territorio da sempre importante, perché parliamo pur sempre della Serie B francese, in un paese — la Francia, appunto — che insieme alla Spagna oggi rappresenta uno dei massimi centri di produzione calcistica europea. Anche se all’Europeo Under 21 non hanno brillato, queste due nazioni sfornano talenti in continuazione. Per questo motivo non bisogna sottovalutare questo tipo di operazioni.

A dire il vero, non mi aspettavo un terzino destro, ma credo che Corvino lo abbia preso per utilizzarlo soprattutto come difensore centrale. Con un allenatore come Di Francesco che potrebbe optare per una difesa a tre, servono almeno sei centrali: tre titolari e tre alternative. Al momento, in rosa, abbiamo Baschirotto, Gaspar, Thiago Gabriel, Esposito, Jean e Kouassì. Sono sei centrali, tutti piuttosto giovani, ma già strutturati fisicamente: è per questo che tendo a vederlo più come un centrale che come un esterno basso.

E poi — faccio una metafora— se Pio Esposito è considerato il futuro centravanti dell’Inter e della Nazionale, tanto che i giornali ne parlano ogni giorno, ditemi allora perché Kouassì, accreditato come uno dei difensori più promettenti del calcio francese (che, ricordiamolo, è su livelli molto simili a quelli italiani), non dovrebbe meritare la stessa fiducia.

Christ-Owen Kouassi

Tre terzini. Chi è di troppo?

Io penso che lui non li conosce al momento, e che li porterà tutti e tre in ritiro. Poi se qualcuno arriva con una offerta importante per Guilbert, penso che partirà prima del ritiro.

 

La situazione stadio

Per quanto riguarda i lavori allo stadio Via del Mare, esiste un cronoprogramma ben definito che, però, ha subito un’interruzione a causa di una controversia amministrativa. Il TAR, in modo chiaro, ha precisato che vi erano altre cause con priorità maggiore, sottolineando che, sebbene si parli del Lecce, le normative vanno rispettate e “il mondo non gira intorno” alla società giallorossa. Per questo motivo, nella giornata di domani le parti coinvolte discuteranno in aula e il tribunale amministrativo dovrà decidere se sospendere definitivamente i lavori oppure consentirne la prosecuzione.

È importante sottolineare che il Lecce non deve prendersela con nessuno: in una vicenda come questa esistono leggi precise da seguire. La Leo Costructions, impresa del territorio, ha ritenuto che ci fossero irregolarità nell’assegnazione dell’appalto e ha esercitato il diritto di impugnare l’esito davanti al TAR. Il tribunale, da parte sua, ha il dovere di attenersi a determinati protocolli: ogni procedimento ha un numero di registro, è sottoposto a pubblicazione all’albo pretorio e non può certo subire accelerazioni solo perché coinvolge lo stadio del Lecce.

Vale la pena ricordare che nonostante non sia stata disposta la sospensiva immediata, alcuni lavori — come la regolamentazione del terreno di gioco — sono comunque slittati. Tuttavia, si tratta di una prassi piuttosto comune: la situazione, anche se delicata, rientra in una dinamica procedurale piuttosto regolare. Nella giornata di domani, tutto potrà ancora accadere: potrebbe arrivare l’ok definitivo all’avvio dei lavori, oppure una sospensione, o addirittura un ribaltamento dell’aggiudicazione con il subentro della Leo al posto della Salmi, la società vincitrice dell’appalto. La sentenza, comunque, sarà pubblica e motivata, e da quel momento in poi si capirà se il progetto potrà riprendere o meno. In caso di esito favorevole alla Leo, sarà poi la stessa Salmi a poter presentare eventuali contro-ricorsi.

Ciò che preoccupa maggiormente dal punto di vista sportivo è lo slittamento degli interventi sul campo da gioco: il riallineamento del manto erboso non è stato effettuato e potrebbe rappresentare un serio problema. Oltre alla copertura degli spalti, infatti, anche il rifacimento del terreno rappresentava un passaggio fondamentale dei lavori. Ferrarese ha parlato della possibilità di una “finestra” utile a fine agosto, anche se molto lontana, solo se si riuscirà ad anticipare le coperture e se le imprese coinvolte aumenteranno il personale impiegato nel cantiere.

Va chiarito che il terreno del Via del Mare è asimmetrico non per incapacità progettuale, ma per ragioni storiche: quando iniziò la costruzione dello stadio, la tribuna est — nota come “crescent” — era già stata realizzata, e le altre sezioni dello stadio vennero aggiunte successivamente.

Nonostante le criticità, c’è fiducia nella buona riuscita dei lavori e nella possibilità di rispettare, almeno in parte, il cronoprogramma. Tuttavia, nella peggiore delle ipotesi, si rischia seriamente che la gara tra Lecce e Milan non venga disputata al Via del Mare.

Sébastien Chapuis: "Vi racconto tutto su Kouassi"
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