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Qualità, dribbling e personalità: il profilo che mancava

Arrivato durante il mercato di riparazione dal campionato belga per 1,5 milioni di euro, Konan N’Dri ha già iniziato a lasciare il segno. Classe 2000, 174 cm, mancino puro, si è fatto notare per la sua dote principale: il dribbling. Estroso e imprevedibile, rappresenta una tipologia di calciatore che finora è mancata al Lecce, spesso troppo scolastico nella costruzione offensiva.

Konan N'Dri

Nelle sue prime 7 apparizioni in giallorosso ha sempre portato vivacità, mettendo in difficoltà le retroguardie avversarie con strappi improvvisi e ottima tecnica nello stretto. Non è un caso che indossi la maglia numero 10, segnale di grande personalità e fiducia nelle proprie capacità.

In alcuni tratti, N’Dri ricorda il miglior Lameck Banda visto a Lecce: stesso tipo di accelerazione improvvisa, stessa capacità di ribaltare l’azione in pochi tocchi, e quell'imprevedibilità che tiene costantemente in apprensione i difensori. Purtroppo, quest’anno Banda è mancato a causa di un lungo infortunio, e proprio questa assenza ha lasciato un vuoto difficile da colmare nella fase offensiva giallorossa. N’Dri potrebbe essere l’uomo giusto per riempirlo.

Nella partita giocata ieri all’Allianz Stadium contro la Juventus, è entrato nuovamente con l’atteggiamento giusto, creando scompiglio nella retroguardia avversaria, e confermandosi come uno dei pochi in grado di accendere la manovra offensiva.

Il 3-4-2-1 potrebbe valorizzarlo

Il nuovo assetto tattico disegnato da Giampaolo contro la Juventus, il 3-4-2-1, sembra cucito su misura per esaltare le caratteristiche di N’Dri. Agendo da ala destra, il talento ivoriano avrebbe alle spalle la copertura dell’esterno di parte – Guilbert o Danilo Veiga – esentandolo da alcuni compiti difensivi, che invece il 4-3-3 ti obbliga a svolgere.

L’appannamento di Santiago Pierotti, calciatore generoso ma in evidente calo fisico e mentale, potrebbe spalancare a N’Dri le porte dell’undici titolare già dalla prossima giornata. Inserirlo dal primo minuto significherebbe aggiungere imprevedibilità, coraggio e strappi in una fase delicata del campionato.

Un’occasione da non sprecare

Con la stagione che entra nella sua fase cruciale, servono soluzioni nuove e coraggiose. N’Dri ha dimostrato di avere qualcosa di diverso. Tocca ora a Giampaolo scegliere se affidargli un ruolo da protagonista. Le premesse sono più che positive. Il Lecce, forse, ha trovato il suo uomo in più.

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