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Ormai l’inizio del campionato di Serie A sembra sempre più imminente. Il 28 maggio il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, di comune accordo con i massimi vertici del calcio italiano, dovrebbe indicare la data della ripresa del campionato. Il 13 giugno o, al più tardi, il 20 giugno gli stadi italiani dovrebbero accogliere, quindi, le gare del massimo campionato, ovviamente senza tifosi sugli spalti. Il Lecce di Liverani sta lavorando in questi giorni per trovare la miglior condizione fisica. Il tecnico giallorosso, in questa stagione, non ha avuto mai a disposizione tutti i componenti della rosa ed ora potrà sfruttare questa chance, provando a modellare un nuovo Lecce in vista del rush finale del torneo, che deve necessariamente portare i giallorossi alla conquista della permanenza in Serie A. Oggi noi vogliamo analizzare quelle che potrebbero essere le scelte del tecnico ex Ternana ed i moduli, oltre al solito 4-3-1-2, che l’allenatore salentino potrebbe proporre nelle prossime sfide. PORTIERE – In porta non dovrebbero esseci stravolgimenti. Salvo la parentesi del mese di Febbraio, durante il quale ha parato Vigorito a causa di un infortunio occorso a Gabriel, dovrebbe essere proprio il portiere brasiliano l’estremo difensore che difenderà da ogni insidia la porta giallorossa. DIFESA - Liverani ha sempre detto di prediligere la difesa a 4, ma potrebbe anche decidere di cambiare e proporre un nuovo sistema di gioco. 3 difensori sono stati schierati, ad esempio, nella sfida contro l’Inter, giocando una gara praticamente perfetta. Ad onor del vero, bisogna sottolineare il grande lavoro svolto dagli esterni di centrocampo in quella sfida. Donati e Rispoli, infatti, non hanno lasciato fiato agli avversari, difendendo con grande veemenza e provando anche a proporsi in avanti non appena la squadra nerazzurra concedeva qualche ripartenza. Sarebbe interessante, poi, vedere all’opera Paz, acquisto di gennaio poco utilizzato fino alla sosta da Liverani. CENTROCAMPO - Qui l’allenatore giallorosso ha davvero l’imbarazzo della scelta. Davanti alla difesa possono agire Tachtsidis, Petriccione e Deiola, mentre il ruolo di mezzala può essere svolto da Barak, Majer, lo stesso numero 4 giallorosso, oltre che dai trequartisti Mancosu e Shakhov. Non è escluso, però, che il tecnico salentino cambi sistema di gioco e preferisca due centrocampisti in cabina di regia, magari con caratteristiche differenti e capaci di svolgere le due fasi in maniera complementare. Difficile, invece, immaginare che Liverani si privi del trequartista, interprete fondamentale per gestire la fase d’attacco nella sua idea di gioco. Il neo acquisto Saponara, il capitano Mancosu ed anche l’ucraino Shakhov potranno agire in quella porzione di campo, cercando di servire gli attaccanti in area di rigore. ATTACCO - Proprio l’attacco è stato un reparto spesso rimaneggiato durante questa stagione. Adesso finalmente, scongiuri a parte, Liverani potrà contare su 4 attaccanti. Falco e Farias saranno sfruttati da mezze punte, capaci di saltare l’uomo e creare superiorità numerica nell’area avversaria. A Babacar e Lapadula, invece, sarà chiesto di gonfiare la rete e salvare il Lecce con i loro gol. Proprio il centravanti ex Fiorentina dovrà dimostrare di valere la maglia giallorossa, dopo un’annata vissuta tra parecchi bassi e pochi alti. Le 12 partite che mancano alla fine del campionato, però, saranno un’occasione importante sia per lui che per Farias, entrambi fermati da diversi problemi di natura fisica. 4-3-1-2 o chissà magari  3-4-1-2. I numeri, come abbiamo sempre ribadito, lasciano il tempo che trovano, ma sarà importante la voglia che i giocatori metteranno in campo e le motivazioni che il popolo giallorosso riuscirà a trasmettere a questi ragazzi, nonostante lo stadio risulterà sempre vuoto ed in silenzio. Ci sarà una salvezza da conquistare e non sarà facile ma forse è proprio questo che rappresenta la “normalità” per i tifosi giallorossi. Il Lecce sta tornando e con lui torneranno discussioni, polemiche e speriamo anche gioie. In fondo è solo calcio, ma in questi mesi ci è mancato parecchio.
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