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È ovunque. L’uomo ovunque di questo Lecce. In attacco, pronto a trattoreggiare su esterni e difensori avversari, ed in difesa, a dare una mano costante ai suoi compagni di squadra. In una parola: inesauribile. 

Stiamo parlando di Santiago Pierotti, esterno argentino classe 2001 che in questa stagione sta diventando a poco a poco un elemento imprescindibile nel Lecce di Eusebio Di Francesco. Giocatore totale, da due fasi e grandissimo spirito di sacrificio, alternato ad una duttilità che in pochissimi calciatori di Serie A posso vantare.

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Giocatore ovunque, può giocare ovunque

Esterno a destra; esterno a sinistra; quinto di centrocampo; seconda punta; prima punta; e persino terzino e mezz’ala. Pensate ad un ruolo ed immaginatelo lì, Pierotti lo può fare. Di Francesco ne ha tessuto le lodi più volte in questo avvio di campionato e lo ha utilizzato in diverse posizioni, immaginandolo anche in mezzo al campo per sfruttarne, in modo diverso, fisicità e potenza.

La sua progressione è incredibile e il classe 2001 non ha ancora pienamente contezza di quanto sia forte e di quanto sia cresciuto nell’ultimo periodo. Arrivato in Italia era tatticamente acerbo e fisicamente poco determinante ma lavorando è riuscito e venire fuori, dimostrando perchè il Lecce ha investito e creduto nelle sue potenzialità. 

Lecce-Milan Pierotti

L’aspetto da migliorare 

Ne ha parlato mister Di Francesco al termine della trasferta di Parma in conferenza stampa. Lo ha proprio detto nelle sue dichiarazioni, evidenziando l’aspetto sul quale deve lavorare l’argentino per diventare un calciatore completo.  A dir la verità, lo ha confermato anche il campo dato che Pierotti ha avuto un'occasione per siglare il 2 a 0 nel primo tempo ma ha calciato troppo centralmente. 

Pierotti se migliora il modo in cui chiudere le azioni può diventare un giocatore importante, alle volte è quasi devastante.

Chiudere le azioni. A volte pare che si perda sul più bello, quando c’è da compiere il passaggio decisivo o da colpire a rete in modo determinante. Negli ultimi 20 metri deve crescere ancora perchè è un peccato veder vanificato tutto il lavoro che compie nella preparazione alla conclusione.

Lo scorso anno ha chiuso con 4 reti all’attivo ed in questa stagione questo numero, insieme a quello degli assist, dovrà crescere. Per il bene del Lecce e per il suo futuro. 

Pierotti ha i colpi per trascinare questa squadra alla salvezza, è l’uomo ovunque, ma deve migliorare davanti alla porta.  

La svolta a centrocampo ha cambiato il Lecce
Tiago Gabriel con i numeri di Thiago Silva

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