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Il Lecce ha già disputato 2/3 del suo campionato, giocando 26 partite su un totale di 38 e ottenendo 25 punti.Pertanto è tempo di bilanci parziali, ma anche di confronti fra il ruolino di marcia della squadra di Fabio Liverani e quello delle altre contendenti alla salvezza degli ultimi cinque campionati. Un metodo efficace per dare la dimensione del ritmo che sta tenendo la compagine salentina in questa serie A, nel confronto con le squadre che negli anni passati sono riuscite a conquistare la salvezza.

2018/19

Alla 26^ giornata dello scorso campionato, il Bologna figurava al terzultimo posto con 18 punti. I rossoblu avevano da poco cambiato allenatore, con Inzaghi che aveva lasciato la panchina a Mihajlovic. Da lì a breve, i felsinei avrebbero iniziato la corsa a ritmo sostenuto che gli avrebbe condotti alla salvezza. Rispettivamente al quartultimo e al quintultimo posto figuravano l’Empoli a quota 22 e la Spal a quota 23. Entrambe con un ruolino di marcia deficitario rispetto a quello attuale del Lecce. A fine campionato la Spal riuscì a conquistare la salvezza, mentre all’Empoli spettò la retrocessione.

2017/18

I 25 punti attuali del Lecce valevano la 14^ posizione alla 26^ giornata della Serie A 2017/18. Si attestavano a questa quota il Cagliari e il Chievo, entrambe salve poi al termine del campionato. Due anni fa, il quartultimo posto era occupato dal Crotone, con 21 punti, uno solo di vantaggio sulla Spal terzultima. Al termine del torneo, la squadra allenata da Leonardo Semplici riuscì a conquistare la salvezza a discapito proprio dei pitagorici.

2016/17

Quando si parla della Serie A 2016/17 bisogna togliersi il cappello dinanzi alla clamorosa salvezza del Crotone. Quello compiuto dalla squadra guidata da mister Nicola fu un miracolo sportivo senza mezzi termini. La squadra calabrese era penultima a 13 punti, ben 12 in meno del Lecce della stagione corrente. Anche l’Empoli, quartultima a quota 22, aveva fatto peggio rispetto ai giallorossi di quest’anno. Il Crotone fu però capace di imbastire una clamorosa rimonta, riuscendo a superare i toscani proprio all’ultima giornata, garantendosi la permanenza nella categoria.

2015/16

Nella stagione 2015/16, alla 26^ giornata, il terzultimo posto era occupato dal Frosinone con 23 punti. La squadra allenata da Roberto Stellone inseguiva la Sampdoria e il Palermo, rispettivamente a quota 25 e 26. Queste ultime, alla fine, riuscirono a celebrare la salvezza.

2014/15

Il Lecce di Liverani ha fatto meglio dell’Atalanta alla 26^ giornata della stagione 2014/15. I bergamaschi, che oggi insegnano calcio in Italia e in giro per l’Europa distribuendo goleade qua e là (ahinoi anche a Lecce), ben cinque anni fa lottavano con le unghie e con i denti per mantenere la categoria e dopo 26 partite erano riusciti a totalizzare 24 punti, uno in meno della squadra salentina. Al terzultimo posto in quella classifica si piazzava il Cagliari, fermo a quota 20: i sardi, a fine campionato, furono relegati in serie B.

LECCE VS LECCE

Come si sta comportando il Lecce di Liverani nel confronto con il Lecce del passato? Senza risalire troppo indietro nel tempo, si possono prendere in considerazione i giallorossi nella stagione 2010/11, con Gigi De Canio in panchina, e nella stagione 2011/12, iniziata sotto la guida di Eusebio Di Francesco e terminata con Serse Cosmi. Rispetto al Lecce di De Canio, la squadra di Liverani paga due punti di distacco alla 26^ giornata. La squadra di Vives, Munari e Di Michele, a questo punto del campionato, aveva totalizzato 27 punti, esattamente una vittoria in più e un pareggio in meno rispetto al Lecce attuale. Quel Lecce aveva segnato quattro reti in meno rispetto alla squadra odierna, che però ha subito la bellezza di 14 reti in più rispetto alla squadra di nove anni or sono. Il Lecce di Liverani, invece, dopo 26 partite ha esattamente gli stessi punti conquistati dal Lecce di Cosmi, ovvero 25. Quel Lecce però, a questo punto del campionato, era già terzultimo, a quattro lunghezze di distanza dal Siena al quartultimo posto, e a fine campionato conobbe la retrocessione in B sul campo, prima di quella in C decretata dalla giustizia sportiva. Ma questo, per fortuna, è solo un brutto ricordo.
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