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Ammetto che dopo l'errore sotto porta allo scadere del primo tempo, che avrebbe riaperto l'incontro prima del fischio dell'arbitro, in cui non è riuscito a gonfiare la rete, facendosi ipnotizzare da Maignan, sarei sceso in campo, preso dalla frustazione, per dirgliene quattro. Poi nella ripresa, la giocata che non ti aspetti e il modo migliore per azzittirmi per quanto, meravigliosamente, fatto.

Lameck Banda non lo capirò mai ma alla fine poco importa se l'epiteto finale è quello visto nell'ultima sfida di campionato contro il Milan.

Non era facile, figuriamoci scontato. A farlo un gol così. Spesso lo si “punzecchia” per i troppi errori in fase realizzativa, nell'incapacità di non sapersi rendere concretamente pericoloso negli ultimissimi metri, quelli determinanti, quelli che permettono di fare la differenza. Non questa volta però, le gambe non gli sono tremate, è stato freddo e anche caparbio: sinistro a giro sul palo lontano, portiere inerme. Delirio dei presenti. Bravo anzi bravissimo.

Lameck Banda

Contro i rossoneri il giovane attaccante zambiano ha dimostrato di saper reagire, di non abbattersi nonostante alcuni sbagli (che per carità, sono consentiti a chiunque). La speranza, ovviamente, è quella di aver avuto, con questo gol, la giusta iniezione di fiducia per essere maggiormente incisivo nelle gare a venire. Non gli manca nulla per essere “grande”: ha spinta, rapidità, imprevedibilità con la palla tra i piedi. Lo sa D'Aversa, lo sanno i suoi compagni, lo sappiamo, in fondo, un po' tutti che speriamo sempre nelle sue abilità. 

La gara contro il Diavolo lascia ben sperare ma piedi per terra, sempre. Adesso tocca a lui dimostrare che, quanto successo qualche giorno fa, non sia frutto del semplice caso. Serve continuità, servono fatti.

Fino ad ora, in 8 partite in campionato, oltre alla marcatura messa a segno sabato, ha realizzato tre assist (due nella sfida contro la Fiorentina e l'ultimo, in quella contro la Roma). La strada è ancora lunga, lunghissima per lui e per gli obiettivi da raggiungere. Adesso la sosta per le Nazionali, poi la sfida contro il Verona, scontro diretto da non sbagliare minimamente per il prosieguo del torneo. Servirà il “miglior” Banda, anche questa volta. Riuscirà a ripetersi?

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