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“Showtime”. Un motto, o meglio, uno stile di vita per Andrea Tabanelli. Un maestro quando si tratta di fare lo show, sia fuori dal campo, come quando lo vedi ballare durante le feste di squadra, sia sul terreno di gioco, quando lo vedi esultare per un gol. Come contro l’Ascoli, quando dopo aver messo in rete la doppietta personale e il gol del 6-0 decide di festeggiare abbassando i pantaloni e mostrando la scritta “Showtime”, per l’appunto, in bella vista sulle sue mutande personalizzate. Il centrocampista romagnolo sta vivendo una stagione veramente da favola. Basti pensare che fino ad ora nella sua carriera da professionista aveva segnato in totale cinque reti e che quest’anno in campionato è già a quota sei. Gli si rimproverava di segnare gol inutili perché aveva segnato al Palermo, all’andata e al ritorno, e al Pescara e in tutte e tre le occasioni il Lecce aveva perso, ma ultimamente la musica è cambiata. Prima contro il Crotone il Taba ha segnato una rete importantissima, quella del momentaneo 1-1, poi una settimana dopo ne ha messe addirittura due nel 7-0 contro l’Ascoli. Un periodo d’oro, ricco di soddisfazioni, meritatissime per un ragazzone di 29 anni e di oltre un metro e novanta che in carriera ne ha viste tante, alcune belle altre molto meno. Come i continui infortuni che ne hanno pregiudicato l’ascesa e che tante volte lo hanno frenato quando sembrava pronto al salto di qualità. È accaduto da giovanissimo al Cesena, quando era visto come uno dei talenti più cristallini del nostro calcio, ed anche al Pisa, che aveva riportato in Serie B giocando da protagonista. A Lecce però la musica è cambiata, ed ora Tabanelli è quanto mai pronto a riprendersi quello che la sfortuna alle volte gli ha tolto in passato. Nel Salento, il centrocampista classe ’90 sembra aver trovato la dimensione ideale, in una terra di sole e di mare come la sua Romagna alla quale è legatissimo. Eppure il primo periodo a Lecce non era stato per niente facile. Arrivato a gennaio dello scorso anno dal Padova con ancora addosso gli strascichi di un problema fisico rimediato ad inizio stagione, Tabanelli ha faticato non poco, complice anche un campionato, come il girone C della Serie C, dove spesso si vedono più calci che calcio. Non l’ideale per un giocatore dalle sue caratteristiche tecniche. Liverani con lui parlò chiaro al termine dello scorso campionato: mettiti in sesto, altrimenti il prossimo anno per te qui non ci sarà spazio. E allora il n°23 dei giallorossi si è messo sotto, ha sacrificato le vacanze estive per allenarsi e lavorare sul suo fisico ed è arrivato in ritiro tirato a lucido. I risultati di questa sua dedizione al lavoro e del suo spirito di sacrificio sono sotto gli occhi tutti. Al netto di alcune fasi del campionato in cui è scomparso dai radar, alle volte per piccoli problemi fisici, altre per scelta tecnica, quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente, facendo ricredere coloro che lo scorso anno lo avevano ritenuto troppo frettolosamente un flop. Nel ruolo di mezzala del 4-3-1-2 disegnato da Liverani, Tabanelli riesce a dare il meglio di sé: ha il fisico per rintuzzare sugli avversari in fase di non possesso, ha una tecnica tale da permettergli di lavorare con maestria i palloni in mezzo al campo, ma soprattutto è letale per le difese avversarie con i suoi inserimenti senza palla in area di rigore. In un campionato come la Serie B dove i giocatori di qualità riescono di gran lunga a fare la differenza, Tabanelli sembra trovarsi decisamente a proprio agio, e se ad inizio campionato, dopo le prime ottime prestazioni, era ancora lecito parlare di lui come di una sorpresa, arrivati a questo punto del torneo, vedendo la continuità di rendimento che sta riuscendo a mettere in campo, non si può non dire che il centrocampista ravennate è ormai una certezza del Lecce targato 2018/19. “Tabanelli? Non lo sa neanche lui quanto è forte”, ha detto Liverani in una recente conferenza stampa. Chissà che Taba, fra uno show e l’altro, non decida di scoprirlo. I suoi tifosi, di certo, non vedono l’ora.
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