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Gli eSports non possono più considerarsi una novità, bensì una realtà affermata nel panorama degli sport professionistici. Soprattutto il mondo del calcio si è a più riprese intrecciato con quello del gaming negli ultimi anni. Si tratta di un fenomeno che all’estero è particolarmente diffuso già da tempo, ma da qualche mese a questa parte anche l’Italia ha compiuto passi da gigante in tal senso. Da ultima, la Lega Pro, nelle scorse ore, ha comunicato che avrà luogo un torneo denominato “eSupercup Serie C”, al quale parteciperanno gli ePlayer professionisti delle tre squadre impegnate nella Supercoppa di Serie C, ovvero Pordenone, Virtus Entella e Juve Stabia. Si tratta di un’iniziativa non di poco conto, che dimostra come il fenomeno del gaming non sia isolato solo ai grandi club, italiani ed europei, ma abbia particolare diffusione anche nelle categorie inferiori. Anche la Serie B ha avviato le trattative con gli sviluppatori dei videogiochi calcistici più celebri al mondo al fine di vendere i diritti della Lega, in modo tale da far comparire sul gioco i loghi e le maglie ufficiali delle squadre partecipanti al campionato cadetto. Sarebbe il primo passo per l’organizzazione di un vero e proprio torneo di Serie B eGame, parallelo al campionato di calcio vero e proprio. Anche la Serie A, che pure ha diverse squadre come Roma, Sampdoria, Genoa ed Empoli che possono contare su una squadra di eGamer, si sta adoperando al fine di organizzare una vera e propria competizione virtuale tra le squadre della massima serie, rappresentate dai loro giocatori professionisti. Iniziative di questo tipo sono state messe in atto all’estero già da diversi anni e Bundesliga, Liga, Ligue 1 e Premier League hanno un loro rispettivo campionato virtuale. Ma come funziona tutto ciò? È semplice. Alcune squadre in Italia hanno deciso di investire sugli eGames, ingaggiando i migliori giocatori sul panorama nazionale, che partecipano a tornei, in giro per la penisola e per il mondo intero, vestendo la maglia ufficiale della loro squadra. In ottica futura, se tutte le squadre che militano fra serie A e serie B avessero una loro squadra di giocatori virtuali, allora si potrebbe procedere alla creazione di un vero e proprio campionato parallelo a quello reale. Una prospettiva non utopica ma che negli anni a venire potrebbe concretamente realizzarsi. In questa stagione, Pianetalecce ha avuto il merito di portare il mondo degli eGames anche a Lecce. Il format ideato, che ha riscosso molto successo fra i tifosi, si è rivelato semplice ed intuitivo: di volta in volta i calciatori del Lecce, e talvolta anche i dirigenti, hanno giocato alla Playstation il match del fine settimana, comandando virtualmente la squadra giallorossa. È stato un modo efficace per offrire al pubblico una tipologia di intrattenimento innovativa, dove il calciatore sveste i suoi panni abituali del campione per rivestire quelli del gamer, lasciandosi andare anche a commenti scherzosi sull’andamento della partita e mettendosi d'impegno con il joypad per guidare la squadra alla vittoria. Ma soprattutto l'iniziativa ha voluto dimostrare come anche la realtà leccese possa e debba aprirsi all’innovazione portata avanti dai grandi club nazionali e internazionali, che già da anni propongono sui loro canali youtube dei video dove i loro campioni giocano alla playstation con i gamer di turno. Pianetalecce, in tal senso, ha aperto la strada al futuro, che vedrà l'eGames sempre più strettamente legati alle società di calcio professionistiche.
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