Da 37 partite a 5: perché il gol di Coulibaly racconta un Lecce diverso

La scorsa stagione ci sono volute ben 37 gare per arrivare al dato fatto registrare ieri
Quella di ieri contro il Bologna è stata la partita che i tifosi del Lecce calcio volevano vedere: intensità, corsa, carattere, tiri in porta e, finalmente, gol. Una gara, tuttavia, che sembrava destinata a ricalcare il copione di Lecce-Cagliari si è invece trasformata, nel finale, in una vera boccata d’ossigeno.
Una gara sfortunata, ma incoraggiante
Il Lecce visto contro il Bologna è apparso diverso rispetto alle precedenti uscite: tante occasioni create, pali, traverse e le parate decisive di Skorupski hanno tenuto viva la gara fino all’ultimo. Difensivamente si pagano errori individuali, ma si è messa in mezzo anche un po' di sfortuna: la reazione dopo il gol del sorpasso però c'è stata eccome.

Un dato in particolare lascia ben sperare: i giallorossi hanno già segnato 4 gol in 5 partite, quando lo scorso anno ne erano servite addirittura 10 per raggiungere lo stesso bottino. Un segnale evidente di una squadra che, pur con i suoi difetti, sembra avere almeno qualcosa in più.
31 partite di attesa
Un altro dato interessante riguarda la distribuzione dei gol. Nella scorsa stagione, infatti, il Lecce si affidava quasi esclusivamente al reparto offensivo: non solo il solito Krstovic, ma anche Pierotti, Morente e, per metà campionato, Dorgu (spesso schierato da esterno alto) hanno tenuto a galla la squadra, in attesa che anche centrocampisti e difensori riuscissero a dare il loro contributo in zona gol.

Quel Lecce, però, dovette attendere 31 partite per vedere un gol realizzato da un giocatore che non fosse un attaccante o un esterno offensivo: fu Baschirotto a sbloccare la situazione e firmare il pareggio contro il Venezia proprio dell'attuale allenatore giallorosso, Di Francesco, per poi ripetersi contro la Juventus la settimana successiva. Per un gol da centrocampista, invece, servirono addirittura 37 giornate, con la splendida conclusione di Ramadani contro il Torino che diede la speranza di giocarsi la salvezza fino all'ultimo.
I gol arrivano da tutti i reparti
Quest’anno la musica è cambiata: in appena cinque giornate hanno già segnato tutti i reparti, con le reti di N’Dri e Camarda in attacco, Coulibaly dalla mediana e Tiago Gabriel dalla difesa.