Chi è Okoumassoun, il baby giallorosso nel giro della Nazionale

Non solo tanti talenti dalla Primavera, ma il Lecce ha un gioiello classe 2011 tra le sue fila
Negli ultimi anni, all’Unione Sportiva Lecce va riconosciuto il merito di aver investito con convinzione sulla crescita dei giovani, riuscendo a portare diversi talenti dalla Primavera fino alla Prima squadra. I casi di Burnete, Berisha, Gonzalez e, soprattutto, Dorgu, ceduto al Manchester United per 30 milioni più bonus, sono esempi concreti di un progetto tecnico che ha saputo valorizzare il potenziale dei propri prospetti.
Tuttavia, questo modello non è stato esente da critiche. In più occasioni, infatti, è stato sollevato il tema di un’eccessiva apertura verso l’estero, con numerosi innesti stranieri nella Primavera, spesso a discapito dei talenti locali o, più in generale, italiani.

Ovviamente tutto ciò fa parte di un percorso e di una strategia elaborata dal direttore dell'area tecnica Pantaleo Corvino, che ha dato anche una spiegazione sul perché si guarda soprattutto all'estero:
Non è che a Corvino piacciono gli stranieri, qui c’è aridità. Bisogna capire perché il Lecce lavora sulla Primavera in un certo modo. Nel mio primo ciclo c’erano italiani che venivano qui perché il settore giovanile aveva appeal. Tutto il mondo parlava di noi. Sono tornato qui e ho ritrovato la squadra in A2
C'è tuttavia un'eccezione. Si tratta di un ragazzo classe 2011 che si è già messo in mostra per le sue qualità ed il suo potenziale nelle giovanili giallorosse. A parlarne, in maniera approfondita, è stato il portale specializzato Sprint e Sport.