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Lasciamo da parte gli episodi arbitrali, chi di competenza si è attivato per rendere giustizia ad un Lecce-Monza troppo sporco e demoralizzante. La partita contro i brianzoli, però, ha fornito dati interessanti sui quali riflettere, dai quali ripartire e sui quali migliorare.

Abbiamo sempre discorso di quanto sia dispendioso il gioco del Lecce, soprattutto, nelle partite contro le big. In realtà, il percorso dei ragazzi di mister Baroni è cambiato nel corso delle giornate. Siamo partiti contro l’Inter con una squadra che ha percorso in totale 111,29 km, la terza tra tutte le venti squadre di Serie A. Il trend è iniziato a cambiare a partire dalla gara contro l’Empoli, gara in cui i giallorossi hanno percorso “solo” 105,85 km. Il pareggio riuscito contro il Napoli, invece, è frutto di un lavoro dispendioso e continuo per novanta minuti più recupero. Al Maradona, il Lecce è la prima in questa particolare classifica in km percorsi, parliamo di 113,92 km. La squadra ha iniziato ad arretrare, per così dire, nelle gare contro Torino e Monza. Contro i brianzoli, i giallorossi si assestano al sedicesimo posto con 102,47 km. Sicuramente le partite contro le big portano un dispendio maggiore, è pur vero che, partita dopo partita, le energie dei ragazzi vengono incanalate meglio. Questo lo vediamo anche in campo, così come è successo contro la squadra del Presidente Berlusconi

Nella classifica per Passaggi Riusciti, il Lecce tiene botta con una media del 77% mettendosi dietro squadre come Atalanta, Empoli e Torino. Questo dato, messo a confronto con quello per Occasioni da gol, in cui il Lecce ricopre la quartultima posizione, sviscera un problema già noto. La squadra di mister Baroni è lineare ed efficace nel giocare palla in difesa, sa tenere botta nel primo possesso e sa come impostare la giocata in verticale. Il dato sulle occasioni da gol ci dice, però, che la terminazione offensiva è scarsa, nonostante, il cambio di passo nella partita contro il Monza.

I giallorossi, nella sesta giornata di campionato, hanno vinto la percentuale di possesso palla, dall’inizio della stagione tallone d’achille, con il 53% contro il 47%. Il dato che balza agli occhi, però, è quello sui tiri. Gli uomini di mister Baroni hanno calciato verso la porta per ben sette volte a due. In porta sono stati calciati solo tre tiri contro l’unico del Monza sintetizzato nella punizione di Sensi. Fa storcere il naso il dato sulla precisione al tiro, solo il 43%. Questo sta a significare che, nonostante la buona mole prodotta, il risultato ottenuto è scarso, soprattutto, considerando che siamo in massima serie. 

Lo abbiamo sempre detto: serve determinazione, audacia e convinzione in quel tiro in porta. La soluzione al dato della precisione al tiro potrebbe regalare, per meriti, punti e coraggio. Questo Lecce può e deve migliorare, considerando che i dati difensivi sono già devastanti per una neopromossa.

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