La cessione di
Jacopo Petriccione ha sollevato tante polemiche tra la tifoseria e una parte degli addetti ai lavori. Ritenuto come uno dei talenti più promettenti della Rosa del Lecce, il centrocampista è volato in Serie A senza essere stato preso seriamente in considerazione da Eugenio Corini.
Durante le prime settimane di ritiro infatti, il tecnico bresciano ha provato ad impiegarlo nel ruolo di vertice basso del centrocampo giallorosso, tuttavia nelle prime occasioni ufficiali gli ha preferito Zan Majer, con lo stesso Jacopo nelle vesti di mezz'ala. Entrambi hanno svolto al massimo i loro compiti, ma non con la qualità dovuta, in quanto per caratteristiche tecniche e capacità tattiche non sono esattamente il prototipo ideale di regista il primo e mezz'ala il secondo. Per lo meno non secondo il mondo ideale del tecnico.
Così, se Majer finita l'emergenza tornerà a fare - benissimo tra l'altro - la mezz'ala, nel ruolo di centrocampista davanti alla difesa ci sarà
Panagiotis Tachtsidis che per caratteristiche tecniche e fisiche potrà interpretare al meglio quel ruolo.
Una conferma di quanto appena affermato è arrivata proprio nella conferenza stampa di ieri mattina, quando
Pantaleo Corvino ha dichiarato, proprio parlando di quel ruolo:
"Abbiamo parlato con il mister e abbiamo concordato che a secondo delle gare potrebbe avere bisogno o di un giocatore di qualità o uno di quantità per fare legna. Dunque con Tachtsidis o con chi sceglierà, fino ad ora ha scelto Majer, potrà avere questa duplice opzione". Poi ha aggiunto anche un altro concetto con il quale
ha fatto intendere che il calciatore che fa legna non sarebbe dovuto essere una soluzione interna:
"Fermo restando che tutto quello che abbiamo fatto è stata fatta in una sessione di mercato, sapendo che c'era tanto da fare. Ho dovuto tenere conto di chi aveva espresso anche il desiderio di voler andare via. Qualcuno è stato accontentato perché c'erano le condizioni, per qualcun altro non si sono verificate le condizioni".
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