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Dal Täby FK (terza serie svedese) al Lecce in Serie A italiana. È incredibile la storia di Zinedin Smajlovic, da ieri ufficialmente un calciatore dei giallorossi. Il classe 2003 non è più in età Primavera, dunque si tratta di un acquisto per la Prima Squadra, a meno che non venga inserito temporaneamente nell'U19 come fuori quota. 

Si tratta di un calciatore che, come riportato da expressen.se, suscitava grande interesse da parte di alcuni club dell'Allsvenskan (prima serie svedese): Norrköping, Hammarby, BP, Degerfors e Djurgården, nello specifico. Smajlovic, d'altronde, è un calciatore bello da vedere. Sui social spiccano le sue giocate palla al piede: gol dopo numerosi dribbling e tiri da 30 metri sotto l'incrocio.

Ai media nordici ha parlato il DS del Taby FK, Marcus Nilsson:

“Dal suo primo gol da sogno da quasi metà campo: da allora alcuni club svedesi ci hanno chiesto informazioni. Ci siamo messi in contatto con lo scout di Lecce qualche settimana fa e il club italiano ha molto apprezzato il giocatore. Così sono partite le trattative. Abbiamo conservato una percentuale sulla rivendita: questa è la nostra più grande cessione ad oggi".

Serie A, le prime dichiarazioni di Smajlovic dopo il trasferimento al Lecce

"È bello e bello. C'erano molti club su di me, ma non potevo rifiutare la Serie A italiana. Sono incredibilmente grato per quanto mi ha dato il calcio svedese. Sono un difensore centrale atipico. Sono stato un attaccante fino a 17 anni, ero un attaccante tecnico. Poi sono diventato enorme, così ho pensato: perché non giocare come difensore centrale?

All'inizio disputerò alcune partite con una formazione giovanile, ma quando noteranno il mio non potranno farmi giocare lì. Il mio nome è un omaggio a Zinedine Zidane? Mio padre è un fanatico del calcio. Guardava sempre il calcio e amava Zidane".

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