Tutte le cose positive emerse da Parma-Lecce

A caldo abbiamo scritto la nostra analisi della gara vinta 1 a 0 dai giallorossi contro il Parma
Sono passate appena due ore dal fischio finale del Signor Doveri della sfida tra Parma e Lecce, una gara che ha segnato la prima vittoria stagionale della truppa allenata da Di Francesco, finalmente parsa compatta e coraggiosa, quindi vincente.
In questo spazio proveremo adesso ad elencare ed analizzare tutto ciò che ci è piaciuto nel Lecce di questo pomeriggio, consapevoli di avere la sfida ancora tutta perfettamente in mente.
Il centrocampo gira, la squadra funziona
La chiave, probabilmente, è tutta lì. Di Francesco ha cambiato uomini ed assetto tattico del centrocampo ed il Lecce si è magicamente ritrovato. I due albanesi Ramadani e Berisha aiutano la difesa ma sanno anche costruire davanti, mentre Coulibaly è l’uomo ovunque di quel reparto. Il Lecce gioca bene, abbina qualità e quantità ed il centrocampo funge sia schermo alla retroguardia che da zona nevralgica della manovra dei salentini. Insomma, così si può fare.
Atteggiamento giusto
In Coppa Italia, nella debacle di San Siro contro il Milan, Di Francesco in conferenza stampa si era soffermato parecchio su questo argomento. Sì, aveva parlato di diverse cose da migliorare dal punto di vista tecnico-tattico ma soprattutto si era detto desideroso di vedere un atteggiamento differente. È accaduto. Sia contro Bologna che Parma abbiamo visto un Lecce diverso, con un piglio differente. Più coraggioso e determinato, finalmente in crescita dopo alcune prestazioni opache che non rendevano merito al lavoro della società e dell’allenatore. Adesso è necessario continuare su questa squadra.

Pierotti e Coulibaly ovunque
Lo abbiamo già scritto ma ci ripetiamo volentieri. Lassana Coulibaly è l’uomo ovunque di questo Lecce. Combatte, crea, disfa, corre, lotta ed a volte si rende pure pericoloso nell’area di rigore avversaria. Se inizierà a portare le borracce, allora si potrà dire che fa davvero di tutto per questa squadra.
Un altro che lo accompagna a grandi ritmi è Santiago Pierotti. L’argentino trattoreggia sui poveri esterni che capitano dalle sue parti, ma deve migliorare la fase di finalizzazione. Quando lo farà sarà un giocatore da altri palcoscenici.
Intesa difensiva= clean sheet
Finalmente una retroguardia solida, attenta, concentrata e pulita negli interventi. Veiga, Gaspar, Tiago Gabriel e Gallo tutti oltre la sufficienza, con il giovane centrale portoghese che è stato protagonista di due interventi salva risultato tanto provvidenziali quanto impegnativi. Secondo clean sheet stagionale ed un pizzico di fiducia in più a tutto il reparto.
Un pubblico così ce lo hanno in pochi
Infine, per ultimo ma non meno importante, un plauso va fatto sinceramente al pubblico salentino che ha riempito in ogni ordine di posto il settore ospiti dello stadio Tardini. Dalla tv sembrava che il Lecce giocasse in casa ed anche da dentro il terreno di gioco sicuramente si è avuta la stessa impressione.
Ad un certo punto, come più volte ribadito dal telecronista di Dazn, i giocatori del Lecce dal campo incitavano i tifosi a sostenerli, per provare a portare a casa tutti quanti insieme un successo troppo importante. Alla fine Falcone e compagni ce l’hanno fatta anche grazie al sostegno incessante della loro gente.
3 punti tornano nel Salento. Obiettivo completato.