Un Lecce da battaglia: Di Pasquale simbolo di una squadra che non si è arresa mai

Una prestazione maiuscola per un classe 2007
Allo Juventus Training Center, il Lecce compie un piccolo miracolo, riuscendo a pareggiare all’ultimo secondo contro la Juventus, che al 90° era avanti di due gol sul 3-1.
Da un lato si può registrare una buona prestazione sul piano del gioco, con la formazione giallorossa capace di creare numerose occasioni da rete, sventate soltanto da un Nava in versione super tra i pali bianconeri. Dall’altro, però, c’è ancora molto da migliorare nella fase difensiva, con l’undici di Schipa spesso in difficoltà ogni volta che i bianconeri provavano la giocata in profondità alle spalle della linea difensiva.
Eppure, il Lecce aveva già riacceso le speranze con il gol del 2-1 di Gorter, che sembrava poter riaprire la gara e dare nuova linfa ai salentini. Pochi minuti dopo, però, la Juventus si è riportata immediatamente sul doppio vantaggio grazie alla rete del 3-1 firmata da Merola. Nel finale, però, è arrivata una reazione straordinaria dei giallorossi: prima il 3-2 di Pacia, con un bellissimo destro a giro dall’interno dell’area, poi il pareggio definitivo di Esteban, autore del suo terzo gol stagionale, che ha regalato al Lecce un punto insperato in Piemonte.
Di Pasquale simbolo di questa rimonta
Anche se non è entrato nel tabellino dei marcatori, il migliore in campo secondo la nostra redazione è stato Di Pasquale. Giocare contro la Juventus non è mai semplice — anche quando si parla di Primavera — e farlo in trasferta aumenta ulteriormente il livello di difficoltà. Eppure, a prendersi la scena allo Juventus Training Center è stato proprio un centrocampista sottoetà, classe 2007, capace di disputare una partita maiuscola per personalità, qualità tecnica e continuità di rendimento.
Di Pasquale ha infatti fornito l’assist per il gol di Gorter, nato da una splendida serpentina tra le maglie della difesa bianconera, e si è reso protagonista di diverse azioni pericolose in cui solo l’intervento decisivo del portiere juventino ha negato al Lecce la rete. In almeno due circostanze è stato proprio lui a sfiorare la prima marcatura stagionale, fermato soltanto dai riflessi del numero uno bianconero e da un pizzico di sfortuna.
Una prestazione completa, che ha messo in luce non solo le sue doti tecniche, ma anche una maturità tattica sorprendente per un ragazzo del 2007 — come sottolineato anche dalla telecronaca di Sportitalia.
Menzione d'onore per i tre marcatori
Menzione d’onore anche ai tre calciatori che hanno timbrato il cartellino e contribuito al pareggio insperato in Piemonte.
Pur con qualche responsabilità sul gol del 2-0 bianconero, nato da una palla persa in una zona rischiosa del campo, Gorter resta il motore del Lecce di Schipa: quando accelera, la squadra crea pericoli e trova trame offensive efficaci. Il suo gol, su assist di Di Pasquale, ha riacceso la speranza e premiato una prestazione di grande intensità.
Pacia, invece, pur non essendo stato tra i migliori sul piano difensivo, ha avuto il grande merito di non mollare mai, trovando il gol del 3-2 con un destro a giro meraviglioso dall’interno dell’area di rigore.

Capitolo a parte per Esteban, che conferma quanto di buono si diceva su di lui sin dal suo arrivo nel Salento: un calciatore promettente e di personalità, già seguito in passato da club di primo piano. Durante l’estate era stato infatti cercato dalla stessa Juventus, e, ai tempi dell’Atlético Madrid, il club spagnolo aveva addirittura inserito una clausola anti-Real Madrid per evitare che il giovane talento potesse trasferirsi ai rivali storici. Arrivato nel Salento è già alla terza marcatura della sua stagione, ma i suoi gol non si contano solo dal punto di vista numerico: come si suol dire, “si pesano”, e i suoi gol pesano tantissimo — due reti per tre punti contro il Monza, e un gol per un punto contro la Juventus.