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Fabio Liverani ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia di Torino-Lecce. Di seguito le dichiarazioni del tecnico giallorosso.

IL TORINO

Contro il Torino vorrà un approccio da Lecce, da squadra che gioca sapendo l’importanza della partita con umiltà, attenzione e aggressività. Il Torino dal punto di vista dell’approccio è una squadra simile al Verona, molto fisica, che bada al sodo, organizzata e allenata bene, con all’interno del collettivo individualità che possono risolvere la partita. Il Torino ha fatto i preliminari di Europa League, vuole migliorare la posizione dello scorso campionato. Per provare a migliorare possono anche rischiare e concedere qualcosa in più.

LA CRESCITA DELLA SQUADRA

  La pausa ci ha aiutato a recuperare qualche calciatore, gli ultimi arrivati sicuramente stanno meglio anche se non in condizione ottimale. Hanno avuto un miglioramento tattico ma anche fisico. Abbiamo lavorato sulle distanze fra i reparti, quando una squadra parte da zero con tanta gente nuova ci possono essere difficoltà di questo tipo. Bisogna sempre lavorare insieme fra i reparti mantenendo la giusta distanza, altrimenti le squadre di serie A approfittano di questi errori. Vedo i giocatori fisicamente più brillanti. Mi piace guardare la crescita della squadra, li ho visti più vivi e brillanti, arrabbiati dopo il Verona. Faranno una prestazione di cuore ed appartenenza. In questi quindici giorni ho rivisto lo spirito giusto. A inizio stagione l’episodio può  essere fondamentale. Va ricerca senza assillo, ma dobbiamo cercare da qui a fine campionato di prendere qualcosa in tutti i campi dove andremo a giocare.

LA FORMAZIONE

Le assenze di Dell’Orco e Meccariello diminuiscono la concorrenza in difesa, a sinistra giocherà sicuramente Calderoni. Babacar in allenamento sta dimostrando di essere un giocatore forte, sappiamo quello che ci può e ci deve dare. Farias è migliorato. Chi è qui dal primo giorno di ritiro ha un’ottima condizione. Mancosu già dopo la partita con il Cosenza era migliorato, ora è ad una condizione discreta. Per vedere il Mancosu della scorsa stagione ci vorrà però almeno un mese. Chi è tornato dalle nazionali non ha avuto impregni importanti, Benzar ha giocato solo una partita e Majer non ha giocato. Non hanno fatto lunghi viaggi e possono giocare. Nelle prime 7-8 partite tutti troveranno spazio. In questa squadra c’è bisogno di tutti e tutti avranno l’opportunità di giocare. Poi starà a loro nel prosieguo del campionato tenersi la maglia da titolare o lasciarsela sfilare da qualche compagno.

IL MODULO

Il modulo lascia il tempo che trova. Anche lo scorso anno giocavamo in modo asimmetrico con Falco, Mancosu e La Mantia. A prescindere dal modulo noi giocheremo sempre con tre giocatori avanzati. Poi le caratteristiche dei tre possono variare e di conseguenza possono variare i numeri del modulo.
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