Il Nardò basket inciampa alla prima con il Cremona.

Americani troppo nervosi. Dalla panchina qualche speranza per la prossima.
33 punti subiti nel primo quarto (proiezione fine partita a 132 punti…) con zero percento sui tiri da tre e bonus falli già dopo cinque minuti: un avvio peggiore in gara 1 dei play out non si poteva immaginare.
Ma l’atteggiamento dei giocatori, soprattutto dalle retrovie, è stato quello giusto, con Mouha, Pagani e Giuri che fanno partita vera, non facendo rimpiangere i titolari.
Troppo nervosi i due americani per rendere a dovere: fallosi, poco produttivi e con un antisportivo a testa entro metà partita.
Anche sotto canestro, il pivot dalla panchina rende più di Iannuzzi, che dimostra tutta la sua inquietudine prendendosi un fallo tecnico dopo una infrazione di passi, già poco onorevole perché giustamente fischiata in un movimento per un pivot dovrebbe essere pane quotidiano.
Insomma, grazie alla panchina, Nardò riprende ben presto le redini della partita, segnando un improvviso parziale di 19 a 4 ed arrivando all’intervallo con Mouaha miglior marcatore.
Un secondo tempo più equilibrato ci consegna una sconfitta, che tuttavia lascia aperto qualche spiraglio di speranza in vista della prossima gara: se Nardò è riuscita a tenere testa a Cremona con un bassissimo apporto dei due americani, dovessero Stewart e Smith giocare con l’intensità e la qualità di cui son capaci, potremmo tranquillamente sfilare a Cremona gara 2 ed arrivare a giocarci la stagione tra le mura di casa.
Per far questo, tuttavia, è necessario migliorare la percentuale dalla lunga distanza (oggi solo 4 su 23), certamente influenzata dalla tensione che si percepiva.
Il mio MVP oggi premia per la prima volta Pagani, che finalmente ha mostrato il suo valore da Pivot puro, con ben 10 rimbalzi e tanti bei movimenti nell’area.
Ora è il momento di rimanere concentrati e scendere in campo lunedì con la convinzione che è ancora tutto da giocare.
Daniela Maria Libetta