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Fabio Lucioni ha parlato in conferenza stampa nella settimana che precede la sfida fra Crotone e Lecce. Queste le dichiarazioni del difensore giallorosso: "A livello personale è sempre bello segnare, io cerco di portare il mio contributo alla squadra e al risultato finale. Che i miei due gol abbiano fruttato sei punti mi riempie di gioia e cerco di rendermi pericoloso su ogni calcio piazzato, qualche rete in più non sarebbe male" "Crotone? Questo è un campionato che dalla prima giornata ci ha dimostrato che non è facile giocare su nessun campo, soprattutto in questo momento. Il Crotone viene da due vittorie e un pareggio, troveremo un ambiente caldo e lo stadio sarà infuocato, troveremo una squadra agguerrita che vorrà fare punti salvezza. Dovremo essere noi agguerriti perché ci aspetta una partita difficile da punto di vista dell’intensità, a livello mentale dovremo leggere le giocate prima di ricevere palla, questa è una chiave che dovremo sfruttare domenica. Simy? È uno degli attaccanti più difficili da marcare a livello fisico, è prorompente e abile con i piedi, dovremo essere bravi a creare una gabbia per arginare le sue manovre". "Noi siamo abituati ad andare in ogni campo per cercare di imporre quella che è la nostra filosofia di calcio, con il palleggio e cercando di iniziare l’azione da dietro quando è possibile. Sia in casa che fuori cerchiamo di mettere le nostre caratteristiche al servizio del compagno e della squadra. Più si va avanti in campionato più pesano i punti, andando a giocare fuori casa contro squadre che si devono salvare si trovano ambienti più difficili rispetto al girone d’andata". "Similitudini tra Lecce e Benevento? La spensieratezza di quel Benevento che andò in A e le poche pressioni che si avevano rispecchiano molto quello che è il Lecce oggi. In questo momento le aspettative sono alte ed è normale, abbiamo la consapevolezza di essere una squadra in grado di mettere in difficoltà tutti, non dobbiamo avere l’assillo di vincere per forza il campionato, siamo lì e ci stiamo divertendo giocando bene e vincendo le partite. Con la spensieratezza dobbiamo continuare ad essere determinati in ogni circostanza e su ogni pallone. Allo stesso tempo dobbiamo smussare gli errori che fino ad oggi non ci hanno permesso di fare più punti di quelli che abbiamo". "A gennaio è arrivata la chiamata del Sassuolo e mi ha lusingato, da parte mia avevo dato la possibilità di andare anche perché l’offerta era importante ma è normale che l’ultima parola spettasse al Lecce. Nell’ultimo confronto loro non hanno voluto portare avanti la trattativa e io come ho sposato il progetto a giugno ho voluto portarlo avanti con serenità e voglia a gennaio, non è stato difficile accettare la decisione societaria". "Liverani? È un martello che ti fa fare la differenza, cerca di metterci nelle condizioni ideali per esprimere al meglio le sue idee di gioco. I risultati stanno dando ragione alle caratteristiche della squadra. La Serie A è un altro mondo, un altro calcio, un’altra velocità. Quando ci giochi capisci che quello è il vero calcio. Non c’è cosa più bella di potersela giocare e conquistare sul campo. Aumenta sempre di più la voglia di tornarci, cerco di trasmettere questa voglia anche agli altri. Non dobbiamo avere l’assillo di vincere per forza ma abbiamo una grossa opportunità e coglierla significherebbe aver fatto qualcosa di straordinario".
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