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Il tecnico del Sassuolo Fabio Grosso ha risposto alle domande dei giornalisti alla vigilia della partita contro il Lecce. Ecco le sue parole riportate da TMW.

Il ritorno dalla pausa

Con questa pausa non siamo stati fortunatissimi noi, sia per i viaggi che per le condizioni con cui tanti ragazzi sono rientrati ma fa parte del gioco. Alla base c'è grande fiducia nel gruppo di giocatori che abbiamo a disposizione. 

Abbiamo lavorato bene con chi è rimasto, abbiamo raccolto alla spicciolata i ragazzi che sono rientrati, ma siamo focalizzati su una partita difficile contro una squadra che ha trovato entusiasmo e risultati in un ambiente che sarà difficile, tutte cose di cui siamo a conoscenza e che non devono sorprenderci. Dovremo essere bravi a saper resistere con grande tenacia ma dovremo essere bravi a mettere la nostra qualità.

Muharemovic come sta?

Tarik non ci sarà così come non ci saranno Paz e Pieragnolo e anche Boloca che ha avuto un problema, un problema vecchio che si è ripresentato e stiamo cercando di capire quali saranno i tempi.

Come si può migliorare ancora?

Noi nel reparto offensivo abbiamo giocatori di qualità che sanno come si può fare gol e poi nelle partite bisogna mettere tante altre caratteristiche e che riempiono il volume della gara. Dobbiamo crescere sotto ogni punto di vista.

A che punto siamo come solidità difensiva?

Il risultato ti dà sempre la sensazione di essere avanti o essere dietro. Noi per creare qualcosa di bello, lo insegnano anche quelli più bravi di me, c'è bisogno di tempo ma noi non possiamo pensare a questo, dobbiamo lavorare e cercare di crescere e nel frattempo affrontare avversari forti ed essere bravi a cercare di ottenere i risultati perché sono quelli che determinano umori e giudizi.

di francesco

Su Di Francesco

Abbiamo un ottimo rapporto. Io sono pescarese e ci conosciamo. Affine come proposta a Di Francesco? Affrontiamo una squadra di qualità, pimpante, intensa, e sotto questo punto di vista cerchiamo e ricerchiamo delle cose simili. Mi farà piacere salutare Eusebio perché ci conosciamo da tanti anni, ho seguito sempre con molto piacere i suoi percorsi, ha toccato dei picchi molto molto alti e sono stato contento per lui. Siamo partiti da lontano, siamo stati bravi a ricavarci i nostri percorsi ma poi c'è la gara e ognuno penserà per sé, come è giusto che sia.

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